Voglio andare…ad Alghero!
Come si fa a non innamorarsi di Alghero? Questa cittadina è un gioiello incastonato nella costa nordoccidentale della Sardegna. È stata l’unica nella regione a mantenere un’eredità dalla dominazione catalana: la lingua. Si parla algherese, che non ha nulla a che vedere col sardo: per questo la città è considerata un’isola nell’isola. I suoi paesaggi sono impagabili: da buona parte della città è visibile il mare ed è impossibile distogliere lo sguardo da quella distesa immensa e misteriosa che perde i suoi confini nel cielo. Le sue acque custodiscono un tesoro prezioso: una delle varietà più pregiate di corallo. Non a caso la zona è anche denominata “Riviera del corallo”.
Ad Alghero, poi, non c’è bisogno di andare a teatro per vedere uno spettacolo: ad orari diversi, a seconda delle stagioni, l’attrazione più grande la regala la natura mostrandoci il sole che si tuffa nel mare, il cielo che si dipinge di colori strepitosi – che vanno dal giallo al viola – che, riflettendosi sull’acqua, creano un’atmosfera inedita e inaspettata. Ad incorniciare questo spettacolo c’è il promontorio di Capo Caccia, detto “il gigante addormentato” per via delle sue curve che sembrano disegnare un volto ed una pancia rigonfia nel cielo. È una presenza rassicurante che veglia sugli abitanti della città.
Cosa vedere ad Alghero? Si può iniziare dal centro storico con le sue varie chiese: Santa Maria, la cattedrale, San Francesco ed il suo chiostro e San Michele. Fare un salto in Piazza Civica e addentrarsi nelle vie strette e caratteristiche che stanno sotto la muraglia.
Passeggiando per i bastioni noterete immediatamente la natura difensiva della città con le mura che si ergono sul mare, le torri d’avvistamento disseminate per il centro che, in origine, erano collegate tra loro. I cannoni presenti sulla muraglia sono originali, recuperati dal relitto di un galeone spagnolo. Dal porto, se il mare lo permette, potrete imbarcarvi su un battello e raggiungere le Grotte di Nettuno, raggiungibili anche da terra tramite la Escala del Cabirol, formata da 654 gradini.
Alghero vanta poi un’infinità di spiagge e calette, che la circondano, e la zona balneabile più prossima al centro è il “Lido San Giovanni”. In direzione Porto Conte potrete raggiungere la spiaggia delle Bombarde, il Lazzaretto e, proseguendo nella stessa direzione, la spiaggia di Mugoni e Cala Dragunara. Sopra quest’ultima c’è un sito panoramico (mozzafiato) che s’affaccia sull’Isola di Foradada: un imponente scoglio che si erge sul mare. I più attenti al paesaggio noteranno, sul tragitto, il complesso nuragico visitabile di Palmavera.
Dall’altra parte della città, in direzione Bosa, la costa si fa via via più rocciosa, ma è comunque possibile addentrarsi in siti balneabili magnifici come le vasche di Xiu (Ciu) Peppì.
E durante la stagione invernale? Alghero è una meta ideale anche per gli amanti del trekking e delle passeggiate nella natura: il parco di Porto Conte, ad esempio, offre un’infinità di percorsi e la possibilità di ammirare flora e fauna tipiche del Mediterraneo. Sempre all’interno del parco troverete anche un museo, piccolo ma interessante: il MASE – Museo Antoine de Saint Exupéry, che si trova all’interno di una torre d’avvistamento risalente al 1500. L’autore del Piccolo Principe visse infatti ad Alghero per qualche mese ed il museo ricostruisce la sua permanenza nella cittadina.
Un pensiero finale va alle “buone forchette”, perché ad Alghero non manca certo il buon cibo: soprattutto piatti di mare come l’aragosta, l’agliata di polpo (un sugo a base di aglio e aceto) e lo bogamarì, il riccio di mare.
C’è infine un mistero che riguarda questa città, dagli anni ’80: perché la madre di Giuni Russo non dovesse sapere che era ad Alghero da sola con uno straniero, nessuno lo ha mai saputo.
Scherzi a parte, ci sarebbe ancora molto da raccontare… non vi rimane che scoprirlo di persona!
Viaggi
Twitter:
sabato 21 Dicembre 2024