Il “Meta-mondiale” in Brasile
Sono 46 i luoghi nel mondo da non perdere nel 2013 secondo l’inchiesta del New York Times. Ognuno si distingue per qualche particolare e proprio charme. Sfiorarli tutti è un sogno per tanti, ma l’elenco americano aiuta i viaggiatori indecisi a far conoscere angoli di mondo diversamente considerati. Una classifica che premia il nome di un luogo, ma anche gruppi di persone, edifici, nazioni, arte, inventiva, storia, capacità e rappresentazioni. Vi presentiamo il podio, quest’anno europeo e americano, di quello che abbiamo rinominato come “meta-mondiale”.
Da New York hanno assegnato il terzo posto al Nicaragua. Il piccolo paese dell’America del Sud, fra Costa Rica e Honduras, pare abbia depurato l’aria dall’eco che trent’anni di guerriglie hanno fastidiosamente procurato. Le coste del Nicaragua offrono soluzioni per una parentesi colorata di blu salato e verde rigoglioso. Pubblicizzata come “vacanza eco-friendly” offre strutture a basso impatto ambientale, immerse in salotti naturali incontaminati, ma comunque attenti a non privare mai l’ospite dai sani vizi come buon cibo e orizzonti mozzafiato.
La “medaglia d’argento” invece parla francese ed è Marsiglia ad aggiudicarsela. Il suo appeal è l’inconfondibile anima poliglotta che da anni conserva. È un luogo abbracciato dall’immagine bucolica di un Mar Mediterraneo che limita ma che al contempo permette la contaminazione fra più culture. Il vecchio porto come una calamita blocca e seduce il cuore di ogni qual si voglia viandante. A Marsiglia il vecchio si adatta al nuovo. Questo premio motiva indubbiamente la capacità di aver riutilizzato alcuni spazi per ospitare arte e cultura: l’ex-granaio ad esempio oggi è un noto teatro, la dismessa fabbrica di tabacco è diventata la sede di un centro d’arte contemporanea. Marsiglia come nuovo orizzonte culturale che quest’anno vanta anche il fatto di essere “Città della cultura2013”.
La “collana d’oro” va ad una modella conosciuta per le sue passerelle in maschera, i cui carri a febbraio hanno fatto divertire genti di tutto il pianeta. Rio de Janeiro vince il “Meta-mondiale”. Questo premio va al popolo che la vive, a chi della città ne ha fatto un racconto, a chi ha creduto che potesse divenire nota non solo per un edonismo stereotipato del carnevale, ma anche per essere una nuova frontiera culturalmente appetibile. Lo sport sta profondamente motivando la trasformazione architettonica e urbanistica: l’anno prossimo si giocheranno i Mondiali di calcio e nel 2016 le Olimpiadi. L’ossigeno sta soffiando anche sulle fiamme del cuore artistico della città tropicale: sono stati inaugurati due musei, a breve avrà luogola Biennaledel Libro e l’evento “Rock in Rio”. Nuove prospettive per un fermento artistico che sta emergendo, non limitato ad una o due sfumature artistiche, ma con aperture a correnti nuove, dal basso e non, colme di offerte quali musica, pittura, scrittura e scultura.
Viaggi
Twitter:
martedì 3 Dicembre 2024