Circa due settimane fa, il consueto “zapping fecebookiano” mi schiaffa in faccia questi 22 minuti e 37 secondi di video. Mentre scrivo la quota delle visualizzazioni è di 227.194, circa la popolazione di Reggio Emilia, infanti e anziani inclusi. Katia, Veronica, Raffaele, Gianluca, Rachele-con-la-K, marinano da anni in un anonimo URL di Youtube. Fotografi “professionisti”, attraverso video-clip (più o meno discutibili), ormai da qualche annetto traghettano giovani decadenti verso la maggiore età (da qui il nome “pre-diciottesimo” o “pre-18”) cristallizzandoli su Youtube.
Solo poche settimane fa, però, i suddetti filmati vengono battezzati dai primi commenti. Cos’è successo? Chi ha tolto questi giovanissimi dalla marinatura? Internet. Non inteso come un ente esterno da noi ma come prodotto di fitte e continue interazioni, come un luogo in cui gli individui, entrando in contatto, creano nuovi contenuti. Infatti sembra essere Facebook a covare e diffondere in maniera virale i video dei “pre-diciottesimi”, attraverso condivisioni, passaparola e commenti più o meno sbeffeggianti (tra quali anche i miei).
Fino a circa due settimane fa dei “pre-18” se ne sapeva poco o nulla, provate ora a googlare “prediciottesimo”, avrete l’imbarazzo della scelta: ne parlano blog, riviste e quotidiani online. Su videorepubblica.it, tra gatti buffi e balene arenate si hanno due dei ventidue minuti di Federica, su lastampa.it ne scrivono addirittura un articolo, mentre Radio Deejay pensa a parodiare quella che alcuni giornalisti definiscono, drammatizzando, la “nuova tendenza giovanile”.
Katia, Veronica, Raffaele, Gianluca, Rachele-con-la-K, diventano così i nuovi fenomeni “da baraccone”, si sprecano infatti gli articoli in cui vengono fotografati come il prodotto trash del momento. Sembra dunque superfluo e superato il ciarlare di ciccia che straborda e di senso dell’estetica. Possiamo invece chiederci se i nostri protagonisti avessero mai pensato ad un tale epilogo. Presumibilmente no, ma tant’è. Perché si sa, non è la prima volta che Internet attraverso le sue interconnessioni fagocita il ridicolo e lo risputa in notizia.
mercoledì 30 Ottobre 2024
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