Sul Set: fotoromanzi, genere e moda nell’archivio di Federico Vender. Questo è il titolo della mostra fotografica dedicata alla carriera di Federico Vender (1901-1999) e presentata al Palazzo delle Albere a Trento (8 settembre – 10 dicembre 2017).
Le immagini fotografiche di Federico Vender, estrapolate dall’Archivio Fotografico Storico della Soprintendenza per i beni culturali, sono da considerarsi come una vera e propria testimonianza storica di una carriera prestigiosa e ricca di riferimenti artistici che spaziano dal mondo dello spettacolo, alla haute couture fino alla letteratura.
A costituire un collante fondamentale nel percorso fotografico è uno spazio curioso, interno alla mostra, chiamato “Divagazioni”. Seppur marginale rispetto alla tematica della mostra, tale spazio favorisce una sorta di viaggio introspettivo allo spettatore attraverso la lettura di romanzi, dai grandi classici come Anna Karenina ai libri che esaltano le creazioni di moda che hanno segnato in qualche modo la carriera di Vender.
Questi romanzi, infatti, costituiscono gli ingredienti fondamentali alla base degli scatti del grande fotografo. Un fotografo dal talento innato, con un occhio specializzato nell’individuare tessuti pregiati grazie agli studi compiuti in ambito tessile. L’abilità nell’esaltare la raffinatezza degli abiti la si vede soprattutto negli scatti di moda che mostrano le creazioni di grandi couturier del panorama modaiolo dell’epoca, come Charles James o Maison Carosa. Siamo intorno agli anni ’50 del Novecento, un periodo nel quale l’industria prêt-à-porter e il conseguente mercato di produzione di massa non avevano ancora minato il terreno del prestigioso artigianato Made in Italy dai pezzi one-of-a-kind poiché creati su misura e rivolti ad una ristretta cerchia di committenti.
A titolo esemplificativo, due scatti esposti alla mostra testimoniano appieno tale prestigio. Il primo esempio esalta le abilità del couturier americano Charles James, con il suo “Butterfly Ball Gown”, dove l’applicazione di una gonna vaporosa in tulle e nylon dà, ad un semplice tubino in bianco e nero, un aspetto eccentrico ma innovativo, in quanto fascia il corpo della modella pur conferendo magnificenza e spettacolarità all’abito proprio grazie al suo volume.
Il secondo esempio è invece un abito in velluto, rigorosamente di colore nero, della casa di moda italiana molto famosa negli anni 50, Maison Carosa, una maison specializzata nella creazione di abiti da sera dal taglio pulito e semplice ma estremamente raffinati e diretti ad un target altolocato.
I due scatti riassumono le abilità fotografiche di Vender, in grado di esaltare ciascun abito grazie al senso di dinamicità conferito dalla postura di entrambe le modelle. Il braccio alzato nel primo caso e piegato nel secondo a sorreggere un ventaglio, il cui motivo arzigogolato contrasta con le increspature dell’abito, sono degli escamotage perfetti per dare vita a degli scatti apparentemente statici. Scatti che dimostrano il grande talento di un fotografo pluripremiato come Federico Vender.
mercoledì 30 Ottobre 2024
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