Internet è un “mare” d’informazioni: sulla rete è possibile reperire di tutto e di più, dalle guide in stile “come fare” alle notizie che trovano poco spazio sui giornali cartacei, dai dati scientifici delle riviste più accreditate alle fake news più inverosimili. E in questo mare sta immergendo un numero sempre più consistente di affezionati, che si lasciano alle spalle, spesso, i media tradizionali. È un bene? È un male? Come per tutte le domande complesse le risposte non possono essere nette. È del tutto evidente che il mare dei social è pescoso, ma seriamente insidioso. Nella moltitudine variegata dei suoi abitatori c’è molto di buono, anche di ottimo, ma altrettanto di cattivo, di insano, persino di velenoso. L’importante è saper scegliere, valutare l’attendibilità delle fonti, non accontentarsi di navigare in superficie ma avere la voglia e la passione di approfondire, di entrare più nel merito.
Senza addentrarsi nel labirinto problematico delle fake news, che ci porterebbe altrove, è comunque importante sottolineare che i social sono ad un tempo il regno del vero e del falso, e che per districarsi ci vogliono buon senso e voglia di verità provata, non solo postata. Detto questo, l’accessibilità, l’immediatezza, la vastità e la varietà di internet rappresentano una strabiliante opportunità di informazione che ha relegato ad un ruolo più contenuto la più tradizionale regina dei media: la carta stampata. Lo conferma anche la crescita ragguardevole della percentuale di chi legge i giornali su internet (circa un terzo della popolazione). Nonostante ciò, appare improbabile che questa dinamica riuscirà ad eliminare un media suggestivo ed affettivamente radicato come è la carta stampata. Questo anche perché la sensazione dello sfogliare un giornale e il fruscio delle pagine hanno un fascino che nessun “scrolling” digitale potrà probabilmente sostituire.
Detto questo, l’importante è capire la portata dei social, la dinamica che li muove, e soprattutto comprendere come, dal mare delle informazioni, il “pescato di giornata” possa essere di buona qualità.
Il mare di informazioni sul web rappresenta una grande opportunità da cogliere o un labirinto inestricabile che accentua il rischio di un’informazione sempre più approssimativa? Gli allarmi che spesso si lanciano sulla pervasività di internet sono fondati, o frutto dell’incapacità di cogliere il segno dei mutamenti tecnologici e di costume?
#LaSfida di UnderTrenta è aperta a tutti: autori e lettori. Inviaci la tua riflessione! Sfida accettata?
mercoledì 30 Ottobre 2024
Twitter:
mercoledì 30 Ottobre 2024