Non saranno puntuali quanto gli svizzeri ma ad essere ritardatari gli studenti londinesi ci guadagnano in salute e prestazioni scolastiche.
Lo conferma un esperimento avviato nel 2007 all’Hugh Christie Technology College di Tonbridge (UK): gli alunni – di età compresa tra i 16 e i 18 anni – per tre giorni a settimana valicano le aule non prima delle 11 del mattino: ad oggi i voti agli esami di qualificazione finale sono migliorati del 25%.
Secondo l’articolo pubblicato sul New Scientist dal neuroscienziato Russell Grant Foster «l’età adolescenziale è biologicamente predisposta a svegliarsi più tardi rispetto a quella adulta, una tendenza che si manifesterebbe dai 10 ai 21 anni d’età per poi regredire». Sulla stessa linea di pensiero è la ricercatrice americana Mary Carskadon per la quale un sonno notturno di 9 ore gioverebbe positivamente sul rendimento scolastico dei ragazzi ai quali è sconsigliata l’assunzione di bibite zuccherate o di caffeina prima di coricarsi.
Il late start introdotto al College di Tonbridge sta quindi salvaguardando il bioritmo corporeo sonno-veglia degli studenti e migliorando la loro carriera scolastica. È proprio il caso di dirlo: relax, take it easy!
mercoledì 30 Ottobre 2024
Twitter:
mercoledì 30 Ottobre 2024