Un essere mostruoso si aggira per il Mondo. Vive tra i politici, i giornalisti, gli scrittori, i dirigenti.
Si nasconde nella casa del vicino, fa la spesa al supermercato o passeggia per le strade fingendosi disinteressato. È il succhiaruote.
Non ha un suo pensiero ma si accoda a quello altrui, omologandosi, per trarre benefici a discapito degli altri. È un parassita, speculatore, approfittatore che sfruttando la scia di chi si impegna per il successo, vince immeritatamente.
Nel ciclismo il succhiaruote è colui che tiene la ruota anteriore della sua bicicletta a ridosso della ruota posteriore del corridore in fuga, seguendolo come un’ombra e sottraendosi a qualsiasi richiesta di collaborazione. È il ciclista che approfittando del lavoro condotto dall’avversario, scatta in prossimità del traguardo, cogliendone il successo.
Nel 2011, la General Motors lancia una campagna pubblicitaria Reality sucks, affissa nei Campus statunitensi, per convincere i ragazzi a smettere di usare la bici, definita “da sfigati”, al fine di valorizzare l’utilizzo dell’auto. «Stop pedaling… start driving».
Il messaggio è chiaro: la realtà fa schifo, per fortuna gli sconti di GM per i College no.
La protesta, derivata dalla campagna pubblicitaria, apre la strada al succhiaruote Giant Bicycles che lancia un nuovo messaggio: «La realtà fa veramente schifo. Per fortuna le bici no!».
L’auto non è più uno status symbol, ma un ostacolo alla libertà di circolare in strade ormai inquinate e collassate nel traffico.
Chi è il mostro ora?
mercoledì 30 Ottobre 2024
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