“C’era una volta la crisi, quando si faceva fatica ad arrivare a fine mese e il posto di lavoro vacillava; gli uomini impararono quanto fosse importante avere accanto una persona per superare le difficoltà e non perdere la speranza. E fu così che i divorzi diminuirono e tutti vissero felici e contenti.”
Dal 2010 il numero delle domande di divorzio è diminuito del 2%, fermando un trend in costante salita, ma non certo grazie alla riscoperta dei valori familiari. Il divorzio è come una crociera ai Caraibi, non ce lo possiamo più permettere; tra parcelle, costi giudiziari e mantenimento, è diventato ormai un bene di lusso.
Numerosi i coniugi che si presentano dagli avvocati per chiedere informazioni su separazione e divorzio, ma pochi sono quelli che effettivamente iniziano la pratica. Le spese sono talmente insostenibili che si preferisce tener duro, restare nella stessa abitazione da “separati in casa” e aspettare tempi migliori. O in alternativa si fugge all’estero.
Si chiama “turismo divorzile” e consiste nel migrare in quei paesi europei che non prevedono i tre anni di separazione obbligatoria e hanno costi minori sulle pratiche di divorzio. Si tratta di un’azione perfettamente legale di cui hanno usufruito 8.000 coppie italiane negli ultimi 6 anni. Non potevano non nascere agenzie che si occupano esclusivamente di divorzi low cost; con modiche cifre che si aggirano sui 2.500 euro si può ottenere un divorzio in piena regola in soli due mesi, seguiti da avvocati ed esperti. Per chi volesse risolvere ancora più velocemente, Divorce Hotel offre un weekend in accoglienti camere dove i coniugi possono alloggiare, ricevere consulenze e infine divorziare in assoluta serenità.
E vissero felici e contenti, accappatoio e ciabatte compresi nel prezzo.
mercoledì 30 Ottobre 2024
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