Una vita segnata profondamente dalla dimensione della guerra, con tutti i suoi drammi e le sue implicazioni a livello individuale e famigliare. Di questo ci parla la scrittrice trentina Fabiola Crosina in Teresina, il segreto di una vita, edito nel 2015 da Curcu&Genovese.
Teresa Emma, per i suoi cari Teresina, è una donna anziana e per lei è arrivato il tempo dei bilanci definitivi; immersa tra le montagne trentine a lungo trascurate, ripensa al passato. Tra fotografie e lettere ingiallite, sceglie di ripercorrere e raccontare la sua vita attraverso la scrittura.
Teresina viveva con la famiglia a Tiarno, in Val di Ledro (TN), quando l’Italia entrò in guerra nel 1915. Questo sarà un anno di svolta per tutta la famiglia: il paese sfollato dai soldati austriaci, il padre inviato a combattere sul fronte russo, i fratelli in parte dispersi in varie zone d’Italia.
È una lirica drammatica e commossa quella di Teresina, che non lascia spazio alla retorica, bensì è piuttosto ancorata alla realtà di un conflitto lungo e straziante. I componenti della famiglia riescono a ritrovarsi di nuovo insieme alla fine del conflitto mondiale, ma la guerra ha cambiato per sempre i loro volti, il carattere, la personalità.
Teresina, il segreto di una vita non parla però solo di guerra; anzi, la guerra è solo la scintilla di un’avventura che si svolge in gran parte oltreoceano. Infatti, preoccupati dai vènti autoritari che soffiano in Europa, nei primi anni ’20 Teresina ed il compagno Giovanni s’imbarcano per il Messico in cerca di fortuna. Con loro un bagaglio di sogni da realizzare insieme. A questo punto il libro diventa un racconto di emigrazione. Vediamo Teresina indossare i panni della casalinga, sforbiciare coi suoi arnesi da giardino, partecipare a feste e concedersi le prime vacanze. E la corrispondenza con la famiglia in Val di Ledro non s’interruppe mai.
Il passato che Teresina oggi ci racconta attraverso la scrittura sono le vicende di un intero nucleo famigliare sospeso tra il Trentino ed il Messico, terre diversissime e così distanti seppur legate dal filo della corrispondenza.
Un libro, di sicuro interesse per gli amanti della storia, che in alcuni punti ci immerge in avvenimenti tragici con una venatura di commozione umana, ma senza perdere di vista la realtà storica.
E proprio in ciò risiede il valore aggiunto dell’opera di Crosina: il suo essere a metà su tutto. Da una parte l’autrice è sospesa tra storia sociale e dolore privato, vicende individuali e collettive; dall’altra la ricerca di un equilibrio tra documento privato e narrazione fatta a posteriori.
Un pezzo di storia raccontato in modo ricco ed avvincente in cui protagonisti non sono soltanto gli avvenimenti storici, pur importanti, fatti di date, luoghi e simboli, ma soprattutto le persone, con le loro facce, le loro storie, le loro emozioni ed i loro punti di vista. Brava e grazie Fabiola.
Fabiola Crosina è una narratrice classe 1987 originaria della Val di Ledro (TN). Nel 2013 ha pubblicato il libro Sul cuore nudo della terra, la mia vita tra i Samburu. Nel 2014 ha ottenuto il primo premio nel concorso “Immagini di cura: il dialogo”, promosso dalla Fondazione Hospice Trentino Onlus, con il racconto Se il silenzio si fa voce.
mercoledì 30 Ottobre 2024
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