Barone M., Miriam dalle cose perdute, Rizzoli, 2008
«Ciao, Mangusta.» Le disse Alexiel.
«Non mi chiamo Mangusta, mi chiamo Maria.» Rispose.
«E tu chi sei?»
«Sono Alexiel, l’arcangelo.»
Questo libro narra la storia di Miriam, una ragazza di nobili origini destinata a diventare la madre del Messia. Per scelta dei suoi genitori la piccola vive nel tempio di Gerusalemme, finoa quando Josaphat per caso passa di lì ed il destino li unisce. Troppo giovane per diventare la moglie di un vecchio falegname, Miriam vive a Nazareth insieme a qualche amica, dove impara le faccende di casa. Viene nutrita ed allietata da Alexiel, un simpatico arcangelo mandato ad annunciarle che il Signore ha qualcosa di speciale in serbo per lei.
Perché leggerlo
Perché è un libro che narra giochi di una ragazzina che non accetta i ruoli prestabiliti, doveri di una giovanissima donna ammaliata dal sogno di una libertà impossibile, un’infanzia e un’adolescenza di duemila anni fa narrate in prima persona da una voce di bruciante intensità e profondamente attuale.
Qualcosa sull’autrice
Marta Barone ha ventiquattro anni. È nata e vive a Torino, dove studia Letterature comparate.
Questo romanzo venne composto dall’autrice quando era ancora una sedicenne, ma
la casa editrice le consigliò di “tenerlo nel cassetto” per qualche tempo. Così fu e all’età di
18 anni, Marta fece pubblicare Miriam dalle cose perdute. Con Rizzoli ha pubblicato inoltre il romanzo I giardini degli altri.
Di sé dice che le piacciono i libri, i gatti e la Francia.
Rilanci
Libri:
• Quarenghi G., Io ti domando. Storie dell’Antico Testamento, Rizzoli, 2010
Canzoni:
• De André F., La buona novella, Produttori Associati, 1970
da Cose Preziose. 250 storie scelte dai ragazzi
mercoledì 30 Ottobre 2024
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