Comprare per soddisfare un futile desiderio o per necessità: tra fare shopping e acquistare per bisogno c’è differenza. La distinzione si fa confusa nel periodo dei saldi quando le offerte sono talmente allettanti da farci perdere ogni briciolo di razionalità
Tante le strategie per colpire la vulnerabilità di potenziali clienti, al classico -30, 40 e 50% si aggiunge l’sms che allerta dell’offerta imperdibile.
I dati dell’Osservatorio di Confesercenti allarmano: tra gennaio e aprile 2013 hanno chiuso 21 mila imprese e lo stesso destino spetterà ad altre 43 mila attività se l’economia non girerà nuovamente nel verso giusto. Forse i saldi, ormai centenari, rappresentano una flebile speranza.
In Italia, è la catena di grandi magazzini U.p.i.m (acronimo di Unico Prezzo Italiano Milano) che introduce la filosofia del “prezzo ribassato” ma sono i Macy’s di Manhattan gli autori dei primi saldi con la S maiuscola. Una strategia di sopravvivenza datata 1913 e basata sul deprezzamento dei numerosi capi di stagione invenduti. Un successo istituzionalizzato negli anni ’70 nel Black Friday, la liquidazione della merce il venerdì seguente la festa del Ringraziamento. La contabilità, dati i lauti incassi, tornava ad essere annotata in nero e non con penna rossa in segno di perdita.
mercoledì 30 Ottobre 2024
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