Nei film, nei libri di fantascienza e nel futuro immaginato le automobili si guidano da sole: al supereroe di turno giusto il tempo di indossare la maschera. Sorprenderà sapere che già da qualche anno vengono testate e utilizzate le cosiddette Autonomous Cars, auto “autonome” in grado di viaggiare senza bisogno del comando umano. I pionieri sono stati gli ingegneri di Google, che hanno portato i loro gioiellini sulla strada reale in Nevada e California, con risultati soddisfacenti; ma per il momento l’ampliamento dell’uso di massa del mezzo attende nuove leggi e risultati più sicuri. Una delle minacce più significative per la commercializzazione delle Autonomous è rappresentata dagli hacker, che potrebbero intercettare il Sistema di Controllo usato per la macchina e modificarlo, causando disastrosi incidenti. Intanto altre Case Automobilistiche (la Tesla in cima alla classifica, ma anche Nissan e Audi) hanno realizzato dei prototipi simili e si pensa che entro il 2020 si possano vedere le prime Less-driver cars sulle strade comuni.
Alcuni meccanismi automatici esistono già nelle auto di ultima generazione, come i sensori di parcheggio, il controllo di stabilità o il limite preimpostato della velocità, ma una gestione completa della guida da parte della macchina è un’innovazione totale. Nell’euforia generale per gli importanti progressi tecnologici viene da chiedersi: cosa succederà se uno dei meccanismi si rompe e l’auto non è più capace di riconoscere gli ostacoli? E che fine farà lo stile di guida? Forse diventeremo spettatori di robot che si muovono per noi e verrà a mancare il piacere di poter guidare un mezzo; oppure sfrutteremo il tempo del viaggio per riposare comodamente nei sedili, o per inventarci automi che riproducono la sensazione di ingranare le marce.
mercoledì 30 Ottobre 2024
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