Quando pensiamo alla storia dell’evoluzione umana, ci immaginiamo una linea dritta
che dalla scimmia pelosa porta direttamente all’Homo Sapiens, passando per Homo Habilis, Erectus e di Neanderthal. Niente di più falso!
La specie umana si è evoluta in risposta alle mutazioni dell’ambiente in cui viveva e dalla scimmia si è approdati alla forma che meglio conosciamo, cioè l’Homo Sapiens, attraverso uno snodo fondamentale, dimenticato da quasi tutti i libri di scuola.
Si tratta dell’Homo Ergaster, successore dell’Habilis e progenitore di chiunque altro, vissuto tra due milioni e un milione di anni fa. All’Ergaster va il merito della scoperta dei metodi di accensione del fuoco e alla colonizzazione di tutte le terre emerse. Le sue migrazioni in Asia e le condizioni climatiche orientali gli hanno permesso di evolversi nell’Homo Erectus, quelle in Europa di dar vita all’Homo di Neanderthal, mentre i cambiamenti climatico-ambientali dei territori africani l’hanno trasformato nell’Homo Sapiens.
Sapiens africano che a sua volta ha preso la via dell’emigrazione e incontrato (molto probabilmente) i suoi fratelli asiatici, gli Erectus, e (certamente, come dimostrano anche recenti scavi archeologici) i fratelli europei, i Neanderthal.
Ecco come la nostra storia si trasforma in un grande albero con tre grandi rami. Due di questi, meno capaci di adattarsi ai cambiamenti climatico-ambientali, si sono estinti completamente (Homo Erectus e di Neanderthal). Il terzo, nato direttamente dal centro del tronco, ha avuto invece la capacità di sopravvivere. Siamo noi, discendenti degli Ergaster africani.
mercoledì 30 Ottobre 2024
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