Molti dei maggiori problemi di salute del mondo occidentale (cancro, demenza, ictus cerebrale, infarto del miocardio) dipendono da fattori, quali abitudine al fumo, consumo di alcol, inquinamento, sedentarietà, stress psichico, dieta squilibrata, in grado di incrementare gli effetti nocivi dei radicali liberi dell’ossigeno. Tali molecole, normalmente prodotte dal metabolismo e necessarie alla comunicazione tra cellule o alla difesa contro i microbi, danneggiano continuamente le componenti cellulari.
Numerosi sistemi antiossidanti sono presenti nel nostro corpo ed alcuni di essi si sostentano con fonti alimentari. Diverse molecole antiossidanti assumibili con la dieta sono divenute famose grazie al marketing delle multinazionali alimentari, cosmetiche e farmaceutiche: è il caso del coenzima Q10, della melatonina, dei polifenoli.
Mars Inc. (30 miliardi di dollari fatturati nel 2010, al terzo posto secondo Forbes nella classifica delle aziende statunitensi) ha compiuto numerose ricerche su topi, suscitando le critiche degli animalisti di PETA, a proposito dell’attività antiossidante (e non solo) dei flavanoli presenti nei semi di Theobroma Cacao, pianta da cui si ricava, appunto, il cacao in polvere. I flavanoli sono molecole con potenti proprietà antiossidanti accertate in vitro (su cellule o componenti cellulari) e sono contenuti anche in altri vegetali, come Camellia Sinensis, da cui si ricava il tè.
La comunità scientifica non è concorde sugli effetti dei flavanoli sull’uomo, dato che le loro quantità raggiunte nel sangue e nelle cellule del corpo sarebbero da alcuni ritenute troppo basse per esplicare un effetto significativo sulla salute. Inoltre nei processi di raffinazione del cacao gran parte dei flavanoli sono allontanati ed il prodotto finito, anche se “cioccolato fondente”, ne è quasi privo. Mars ha però studiato un sistema di lavorazione del cacao in grado di conservare maggiormente i flavanoli ed ha cominciato anche a finanziare ricerche su uomini.
Uno studio finanziato da Mars, pubblicato dal dott. Desideri dell’Università dell’Aquila su Hypertension, ha dimostrato che il consumo giornaliero di una bevanda ricca in flavanoli prodotta da Mars stessa, da parte di anziani affetti da demenza incipiente, può migliorare la funzione cognitiva, la capacità di produrre un linguaggio fluente, abbassare la pressione arteriosa e migliorare il metabolismo dei grassi e degli zuccheri. Tali risultati, sebbene interessanti e validi, nascono in un contesto dichiarato di conflitto di interessi e rischiano di ridursi a semplici ulteriori argomenti per sostenere la pubblicità dell’azienda. La promozione di una dieta equilibrata e ricca in vegetali grezzi, in contrasto agli effetti della diffusione plurigenerazionale, favorita anche da Mars, di una nutrizione scriteriata, dove i preziosi nutrienti della natura sono stati a lungo confusi in una quantità inutile di grassi e proteine raffinati, resta la migliore strategia antiossidante.
mercoledì 30 Ottobre 2024
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