Dal primo giugno, a Rota d’Imagna, ridente paesino del Bergamasco, entrerà in vigore un’ordinanza che prevede il divieto assoluto di condurre un cane che non abbia una mole proporzionata rispetto al peso del padrone. Esili signorine che planano trainate dal proprio Levriero, Alani che portano a spasso i loro padroni, cani che si improvvisano ballerini conducendo il bipede di passaggio in un travolgente tango. Chi tra noi non ha assistito almeno ad una di queste scene?
L’ordinanza 600 del 03/05/2013 del Comune bergamasco, tra le norme trite e ritrite in ambito canino, prevede una novità: metro e bilancia per il proprietario. Tra poco meno di una settimana, oltre ad ornare il muso di Fido con della ferraglia, portarlo a guinzaglio e raccogliere le sue deiezioni, il proprietario dovrà fare i conti con la propria silhouette. I vari Fuffi, Toby e Lucky, dopo un “premesso”, “considerato”, “appurato”, “valutato”, dovranno affrontare l’ennesima prova del nove: non essere troppo abbondanti rispetto al futuro padroncino. Infatti, se una tra le mille anime di Rota d’Imagna fosse rapita dallo sguardo languido di un cagnolone extra large dovrebbe, prima di condurlo nel proprio focolare domestico, armarsi di calcolatrice e stabilire se sia sufficientemente “fisicata” per poterlo accogliere. E per i rotaesi mingherlini che già gironzolano col proprio Riesenschnauzer? Multa!
Siamo davvero sicuri che i secchi e corti non riescano a tener a bada un cane alto quasi quanto loro? Secondo Enpa e cinofili, no. Esiste un decalogo delle buone maniere canine e il due zampe informato dovrebbe saperlo. Socializzare il proprio cucciolo agli stimoli ambientali, agli umani e agli altri esseri viventi dovrebbe essere (e spesso è) una prassi condivisa tra gli amanti dei cani. Proprio come un infante, l’amico Fido dovrebbe essere cresciuto ed educato in maniera tale che possa sviluppare il proprio self control, così da evitare marachelle ed imbarazzi durante le passeggiate quotidiane. L’Enpa dichiara, nel proprio comunicato stampa “anti-ordinanza 600”: «[…] il comma in questione (primo comma, ndr) evidenzia da parte di chi deve applicare la legge una preoccupante ignoranza in materia di animali d’affezione. Le autorità di Rota d’Imagna dovrebbero infatti sapere che il comportamento dei cani non ha nulla a che vedere né con la razza né con la taglia, ma dipende esclusivamente dal modo in cui vengono educati, che si tratti di un alano, di un Bassotto o di un Cocker». Per molti, quindi, “tanto al chilo” dovrebbe essere considerato il buon senso più che la massa corporea dei padroni.
Rimane comprensibile che il Comune si preoccupi per l’incolumità dei turisti, per i polsi slogati e le ginocchia sbucciate dal vigore delle “tirate” canine, ma siamo certi che il rimedio trovato sia tra i migliori?
mercoledì 30 Ottobre 2024
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