Foto di Michele Purin
Si è tenuta questa mattina, martedì 14 febbraio, presso la sala Calepini della Camera di Commercio di Trento, la prima conferenza stampa di presentazione del 71° Trento Film Festival, in programma dal 28 aprile al 7 maggio 2023. Durante l’evento, il manifesto dell’edizione è stato svelato, così come il Paese ospite della sezione “Destinazione…”: l’Etiopia.
Ad aprire le danze, il Presidente del Trento Film Festival Mauro Leveghi, che ha voluto sottolineare “la caparbietà e la capacità di reagire forti ed importanti per non rinunciare al Festival durante gli anni di pandemia”. Nel triennio trascorso, infatti, il Festival non si è mai fermato e, anzi, ha attraversato una fondamentale fase di trasformazione verso le nuove tecnologie – per adattarsi all’emergenza sanitaria e ai suoi strascichi – “senza però tradire se stesso”.
Il Presidente ha introdotto il manifesto del 71° Festival del Cinema e della Montagna di Trento: “Il nostro Festival è l’unico che cambia l’immagine di sé stesso ogni anno, con un nuovo manifesto presentato prima del programma, che però riesce spesso ad anticiparlo”. Gli artisti, infatti, interpretano con la loro arte il momento presente, con uno sguardo verso il futuro. Il manifesto del 2023 porta la firma dell’illustratore Lorenzo Mattotti e risulta legato ai precedenti, del 2021 e del 2022, poiché “termina la trilogia iniziata da Toccafondo e proseguita con Manara con al centro la visione del rapporto malato dell’uomo con la natura”. Quello di quest’anno, in particolare, si tratta – sempre secondo le parole di Leveghi – di “un inno alla bellezza della montagna che non esiste più, alla lentezza con cui dobbiamo approcciarci ad essa” e manda dunque un messaggio di speranza per il futuro, anche in termini di sostenibilità.
La Direttrice del Trento Film Festival Luana Bisesti è poi intervenuta per presentare il Paese Ospite di quest’anno: “L’Etiopia è un ritorno al continente africano. Sarà un viaggio composto da un ricco programma di documentari e di appuntamenti culturali e ludici, tra cui cene e showcooking, oltre a spettacoli con artisti etiopi e molte attività per bambini e famiglie”. Lo Stato del Corno d’Africa è, contrariamente a come potrebbe apparire nell’immaginario comune, sviluppato quasi completamente su altipiani, con paesaggi e ambienti intorno ai 1500-1800 metri di altitudine. “In Etiopia – prosegue Bisesti – è presente un mosaico di lingue e culture ed è in atto una sperimentazione per far convivere culture e religioni diverse”.
Sergio Fant, responsabile del programma cinematografico del Festival, ha sottolineato quanto la sezione dei lungo- e cortometraggi “Destinazione…” sia diversa dal resto del Festival, in cui vi sono principalmente novità, e come si tratti di un “lavoro di ricerca per creare un percorso complesso e organico che porti a scoprire l’Etiopia nei suoi paesaggi e nella sua cultura”.
Elisabetta Bozzarelli, Assessora alla cultura del Comune di Trento, ha poi voluto esprimere come il Trento Film Festival sia “il momento dell’anno in cui la comunità torna in piazza” oltre che un binomio con la città, fondato “su radici, ma con uno sguardo verso l’alto e verso l’altrove: è l’occasione con cui Trento guarda al mondo e viceversa”. Un commento anche in relazione alla scelta dell’Etiopia come Paese Ospite: “guardare l’Africa è riposizionare l’obiettivo verso qualcosa tradizionalmente più in disparte, permette di essere più cittadini del mondo”.
A chiudere la presentazione il Presidente Mauro Leveghi, con parole che racchiudono il significato di questo grande evento: “Il Trento Film Festival non è un Festival ma è il Festival del territorio e della città, con grande valenza identitaria, voluto e creato proprio dalla città 71 anni fa”.
Twitter:
giovedì 21 Novembre 2024