Serie A: il focus sulla 9^giornata
Nona giornata di serie A: l’allievo Juric supera il maestro Gasp. Basterebbe questo titolo a descrivere la partita andata in scena allo stadio (ex) Atleti Azzurri d’Italia e vinto dall’Hellas Verona di Juric per 2-0.
Sul terreno di gioco si affrontano due squadre indubbiamente dai valori assoluti diversi ma con la stessa filosofia di gioco e la stessa mentalità: giro palla asfissiante in fase di possesso, corsa e pressing altissimo quando la palla ce l’hanno gli avversari, con entrambi gli allenatori al limite dell’area piccola a “telecomandare” i propri uomini nel silenzio irreale di uno stadio deserto.
Ad inizio gara sono i padroni di casa a fare la partita, senza però mai riuscire a sfondare: la prima occasione capita sui piedi di Ilicic solo al 18′: sinistro alto sopra la traversa. Poco più tardi ci prova anche Freuler non trovando maggiore fortuna. Il fortino gialloblù comincia a vacillare quando Lovato, uomo in marcatura fissa su Zapata, è costretto ad uscire per infortunio: da quel momento salgono in cattedra il centravanti e Papu Gomez, in grado di dialogare e costruire trame di gioco pericolose. E da qui nascono le principali occasioni per i padroni di casa: destro di Gomez respinto da Silvestri e incornata di Mojica di poco fuori su cross di Hateboer. La prima frazione di gioco si chiude sullo 0-0, con quanche rimpianto di troppo per i nerazzurri.
Nella ripresa lo spartito cambia e lo si capisce subito dopo 7′ quando Miguel Veloso riceve palla, dopo un piacevole scambio tra Ilic e Barak, e scarica dal limite un sinistro che scheggia la traversa. Le squadre si allungano e la partita è piacevole, con numerosi cambi di fronte e parecchie occasioni: è Silvestri all’8′ a negare il vantaggio all’Atalanta con una doppia parata prima su Zapata e poi su Ilicic; dopo cinque giri d’orologio è l’attaccante scaligero Di Carmine a rendersi pericoloso di testa dalle parti di Gollini.
Il risultato si sblocca al 17′: imbucata di Dimarco per Zaccagni che viene atterrato in area da Toloi. L’arbitro Massa indica il dischetto sul quale si presenta Veloso che spiazza il portiere e porta in vantaggio i gialloblù. Da questo momento in poi l’inerzia della gara cambia, con un Verona sempre ordinato e pronto a chiudersi e ripartire con pericolosità. A poco servono i cambi di Gasperini che rinnova totalmente il reparto avanzato inserendo Muriel, Lammers e Diallo: solo il brasiliano fa vedere in area avversaria rendendosi pericoloso di testa al 32′ su cross di Hateboer, senza però centrare lo specchio della porta.
L’Hellas tiene bene e, alla prima occasione utile, chiude la gara: al 38′ un’invenzione del visionario Miguel Veloso manda in porta Zaccagni che, dopo un elegante controllo, trafigge Gollini sul palo lontano e firma lo 0-2. Prima del triplice fischio di Massa si segnala solo un ultimo tentativo di Hateboer disinnescato bene dal portiere gialloblù Silvestri.
Il Verona vince e mette la freccia, sorpassa in classifica proprio gli uomini di Gasperini e si gode un weekend vista Europa.
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giovedì 21 Novembre 2024