Serie A: il focus della 18^ giornata

“Andiamo a Bergamo per vincere”. Also sprach… Josè Mourinho. Mai come in questo turno di campionato in versione Special One. Atalanta-Roma, per i nerazzurri, aveva il sapore della rincorsa-scudetto. Della consacrazione, dopo sei vittorie di fila, di una stagione eccezionale. “Ritenta, sarai più fortunato” sembrano aver sussurrato nella capitale.

E difatti i capitolini si sono imposti in terra orobica con un roboante 4-1: troppo impalpabile la prestazione dei padroni di casa per fronteggiare la garra di Abraham e la classe di Zaniolo, autori rispettivamente di una doppietta e un gol più assist. Ci si è messa pure la squadra VAR a sgambettare la Dea: la rete del potenziale pareggio di Duvan Zapata, potenziale sliding doors di giornata, è stata annullata per – parola di Gasperini – un fantasioso stravolgimento dell’interpretazione del regolamento, capitolo “fuorigioco”. Tremila battute non basterebbero per discuterne, forse neanche cinquemila. A toglierci dall’impiccio ci hanno pensato Smalling e Abraham che, nella ripresa, hanno chiuso i giochi: tre gol di scarto lasciano poco spazio alle recriminazioni. La superiorità dei giallorossi è stata netta e proprio a loro dedichiamo il nostro consueto approfondimento, in format pagellone, sulla massima serie.

Rui Patricio 6,5: Sul gol nerazzurro nulla può, per il resto della gara non sbaglia nulla.

Ibanez 6,5: Gara un po’ di sciabola, un pò di fioretto. Zapata è un gran brutto cliente gestito alla perfezione: l’unica volta che gli sfugge ci pensa il VAR a riprenderlo.

Smalling 7: In cooperazione con Ibanez contiene l’attacco di casa, sfoderando una prestazione eccellente; si regala anche il gol che mette il sigillo alla gara.

Mancini 7: Quando si incrociano le “ex” è facile essere colti dall’emozione, non in  questo caso: gara superba e appellativo The Wall per nulla eccessivo.

Karsdorp 7: Esclusivamente votato, per l’occasione, alla fase di contenimento. Appena può sale, mettendo lo zampino nell’azione del 4-1.

Veretout 7,5: Dategli un pennello, il francese è tornato: le trame giallorosse partono tutte dai suoi piedi. I due assist per Smalling e Zaniolo sono da vedere e rivedere.

Cristante 6: Discreta prestazione nelle vesti di diga tra difesa e centrocampo; sfortunata la deviazione che riapre la gara.

Mkhitarian 6,5: L’armeno pare aver ritrovato la sua forma migliore; inserito alla perfezione negli schemi di Mourinho, diventa fondamentale anche in fase difensiva: factotum.

Vina 6: Media matematica: fase offensiva 4, fase difensiva 8. Si guadagna quindi la sufficienza, ma da un profilo come il suo ci si aspetterebbe molto di più.

Zaniolo 8: Che dire? Cheapeau. Il gol consacra una partita spettacolare del gioiellino giallorosso: fisicamente spacca la partita e, quando accende la luce, c’è da stropicciarsi gli occhi. Buona notizia anche per la Nazionale azzurra di Roberto Mancini.

Abraham 7: Doppietta d’autore e, nel complesso, partita da incorniciare. Ripaga in toto la fiducia che Mou ha sempre riposto in lui. Monumentale.

All. Mourinho: Al di là del suo giocare a fare il Nostradamus, confeziona la gara perfetta: squadra compatta capace di colpire e di ripiegare magistralmente, di gestire con saggezza tattica i momenti più difficili e di sfruttare l’onda verde di quelli migliori. Bentornato Special One.

 

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giovedì 26 Dicembre 2024