Serie A: il focus della 1^ giornata

Pronti, attenti, via. Passata la sbornia europea rieccoci, amici calciofili, seduti sulle nostre comode poltrone, pronti a gustarci il ritorno della cara vecchia Serie A. Giunti ormai alla fine di agosto, il nastro – inesorabilmente – è stato tagliato e la prima giornata del “campionato più bello del mondo” è andata in archivio. Tra riconferme, partenze con il freno a mano tirato e avvii prorompenti, è tempo anche per UnderTrenta di ripartire con il consueto focus settimanale, dedicato al primo match – in ordine cronologico – di questa new season: Verona-Sassuolo.

Quella che va in scena al Bentegodi è una sfida inedita, tra un esordiente in A – Alessio Dionisi – e Eusebio Di Francesco, determinato a cancellare, in gialloblù, le due stagioni disastrose alla guida di Sampdoria e Cagliari.

Gli scaligeri scendono in campo con un 3-4-3 a forte trazione anteriore: Barak, Zaccagni e Kalinic, con Casale (al posto dell’infortunato Faraoni) e Lazovic a sostegno. I neroverdi rispondono con il terzetto Boga-Djuricic-Raspadori a supporto dell’unica punta “Ciccio” Caputo.

L’aria di vacanza si fa sentire e la prima occasione arriva solo al 25′ con il migliore in campo dei gialloblù, Mattia Zaccagni, che spara alto da pochi metri, graziando Consigli; è la scintilla che scatena l’incendio, come si suole dire, e i padroni di casa, scossi dal torpore iniziale, creano gioco, occasioni e colpiscono un clamoroso legno – alla mezzora – con Kalinic, imbeccato magistralmente dal solito Zaccagni.

A complicare i piani scaligeri ci si mette però la dura legge del gol che, ricordando il suo ruolo da protagonista in una simpatica canzone degli 883, torna a ripalesarsi proprio nella città di Giulietta e Romeo. Passano infatti solo 2′ e gli ospiti, fino ad allora assenti ingiustificati, vanno in vantaggio: è Djuricic a servire Raspadori che controlla in modo impeccabile davanti a Pandur e lo giustizia sul primo palo.

Che piova sempre sul bagnato, è cosa risaputa: a pochi istanti dall’intervallo Miguel Veloso rifila un Pestone a Djuricic e rimedia il secondo giallo, lasciando i compagni in dieci nel momento più delicato della gara.

Al ritorno in campo Di Fra getta nella mischia il giovane Cancellieri, alla ricerca di un cambio di passo che però non arriva: sono gli ospiti a sfruttare nuovamente il vento favorevole e a raddoppiare con Djuricic che, al 51′, sfrutta una perfetta triangolazione con Caputo e trafigge il giovane portiere avversario.

Sulle ali dell’entusiasmo sono sempre gli ospiti a fare il gioco e a sfiorare, più volte, il tris. Al 70′ ecco però la svolta che rimette in partita l’Hellas: una splendida discesa di Zaccagni sulla sinistra costringe Toljan a commettere fallo in area. Dal dischetto si presenta lo stesso Zaccagni che freddamente realizza il suo primo gol stagionale.

L’entusiasmo dei padroni di casa dura il tempo di un valzer: la doccia fredda la cala Traore che, dopo soli cinque minuti, pesca il jolly con uno splendido destro a giro.

Quando la gara sembra indirizzata ormai verso il triplice fischio, è sempre il solito Zaccagni che con potenza, precisione e fantasia rianima il popolo gialloblù e sigla un gol tanto di rara bellezza quanto inutile ai fini del risultato: vince il Sassuolo per tre reti a due, confermandosi “bestia nera” per un Hellas che, invertendo il canonico paradigma, convince ma non vince.

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giovedì 26 Dicembre 2024