Obaretin non basta! Il Trento spreca e si fa rimontare dalla Giana Erminio.

Credits Carmelo Ossanna – A.C. Trento 1921

Il Trento spreca l’occasione per riprendersi dalla debacle interna contro l’Albinoleffe ed esce sconfitta al ‘Città di Gorgonzola’ contro una Giana Erminio audace, ma non certo irresistibile. Sostanzialmente un pareggio sarebbe stato sicuramente più giusto, con le due squadre che si sono contese la posta in palio mostrando un tempo a buoni livelli ciascuno. Alla fine però, ciò che ha fatto più la differenza è stato il cinismo dei lombardi che hanno saputo sfruttare al meglio le poche occasioni capitate nel tempo a vantaggio dei trentini. Su tutti, ‘man of the match’ dell’incontro, quel Tommaso Fumagalli che alla vigilia era tra i più attesi dei suoi ed autore della doppietta capace di mettere in ginocchio la squadra di Bruno Tedino. Un Trento che si è presentato a Gorgonzola con delle modifiche, alcune obbligate, rispetto all’undici titolare visto in casa contro l’Albinoleffe: primo su tutti, Pozzer a difendere i pali trentini al posto del febbricitante Russo, mentre capitan Trainotti schierato al posto di Garcia Tena dopo il forfait nel riscaldamento del difensore spagnolo. A centrocampo, ad accompagnare Sangalli e Di Cosmo, si è rivisto Brevi, mentre nel tridente offensivo spazio sulle fasce a Terrani e Anastasia con Petrovic terminale d’attacco. Per tutta risposta, i padroni di casa hanno proposto una formazione speculare con Fall e Fumagalli quali osservati speciali, in virtù delle 14 reti segnate in questo inizio di campionato dai due attaccanti biancoazzurri.

Succede tutto, o quasi, in avvio con il Trento lesto a passare in vantaggio, ma altrettanto disattento a subire ben presto il pareggio: cinque minuti di fuoco che lanciano le squadre sull’1-1 grazie alle reti di Obaretin prima, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, e Fumagalli poi, sfruttando la ripartenza letale ed il servizio perfetto di Fall. Come detto, il primo tempo è di marca lombarda, sebbene non vengano prodotte sostanziali occasioni pericolose dalle parti di Pozzer, anzi: alla mezzora, è il Trento a rendersi pericolosissimo con la conclusione di Anastasia dalla lunga distanza che mette i brividi ai padroni di casa, cogliendo la traversa dopo la deviazione decisiva di Zacchi. È l’unico sussulto degno di nota di una prima frazione che ha tutto sommato deluso le aspettative, specialmente considerando l’avvio scoppiettante. La ripresa comincia grossomodo con lo stesso copione, seppur con atteggiamenti invertiti quantomeno nell’organizzazione tecnico-tattica e nella gestione del pallone. Il Trento, infatti, appare più propositivo e volitivo nella ricerca del gol vittoria, mentre la Giana Erminio cerca di rintanarsi nella propria metà campo per poi ripartire in velocità. Nonostante le ghiotte occasioni di Brevi e di Pasquato, però, nel momento di maggior convinzione ospite, sono i padroni di casa a trovare la via della rete ancora con Fumagalli che porta a termine il lavoro di Franzoni sulla fascia destra. È una doccia gelata per i gialloblù che accusano il colpo e cercano, con la canonica girandola di sostituzioni, di ritrovare un pareggio che purtroppo non perviene. Inoltre, piove sul bagnato per i trentini che vedono Suciu lasciare il terreno di gioco in barella per un brutto infortunio che, dalla dinamica, sembra presupporre la rottura del tendine d’achille. Una notizia che non fa certo bene al Trento che mastica amaro e torna così da Gorgonzola con le pive nel sacco: ora, qualche giorno di lavoro e poi, venerdì, sarà già tempo di tornare in campo a Vercelli dove ad attendere gli aquilotti ci sarà una squadra, la Pro Vercelli appunto, in grande condizione forte del quarto posto alle spalle di Mantova, Triestina e Padova. Per il Trento, c’è sicuramente tanto rammarico, ma guardando al bicchiere mezzo pieno, l’atteggiamento fa ben sperare per il filotto difficile che l’attende in questo ultimo scorcio di 2023.

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giovedì 26 Dicembre 2024