La nuova stagione NBA, spiegata male (pt. 1)

Cioè facendo quello che non si dovrebbe fare: un pronostico della regular season, quando non è nemmeno passata una settimana dal suo inizio. Chi arriverà primo nelle due Conference (Eastern e Western)? Quali squadre andranno direttamente ai playoff e chi invece dovrà passare attraverso l’inferno del Play-in Tournament? La stagione sarà lunga e difficile: vale la pena cercare di fare un po’ di chiarezza sui rapporti di forza tra le trenta franchigie che animeranno l’NBA. Cominciamo dalla Eastern Conference.

Inutile girarci attorno: i Boston Celtics sono la squadra da battere, in assoluto. Partono come favoriti per bissare il titolo dello scorso anno, con un fattore in più: Jayson Tatum. La loro stella sembra voler dimostrare di valere il titolo di MVP, dopo un’estate olimpica che lo ha visto spettatore del trionfo degli Stati Uniti.

Un grosso punto di domanda riguarda i Milwaukee Bucks. Decisamente un gradino sotto i Celtics, i Bucks sono comunque la squadra di Giannīs Antetokounmpo, uno dei fenomeni più puri e decisivi della lega. Il problema è che la storia della pallacanestro dimostra che nessuno, o quasi, è in grado di vincere da solo. Se Antetokounmpo troverà dei comprimari in grado di dargli man forte, allora potrebbe andare lontano.

Molto più intriganti, seguendo questo ragionamento, sono i Cleveland Cavaliers. Dopo l’addio di LeBron James qualche anno fa, la squadra è andata incontro a una ricostruzione lenta ma inesorabile. Tanto che anno dopo anno ha scalato le posizioni della classifica, e lo scorso anno si sono classificati quarti. La squadra è grossomodo la stessa, ma certamente più matura. Che sia finalmente arrivata una nuova alba, dopo l’addio di James?

Dietro ai Cavs ci sono un po’ di squadre, i cui equilibri non sono ancora definiti. Se dovessimo sbilanciarci in un pronostico – che poi è il senso di questo articolo – allora diremmo che i Philadelphia 76ers, gli Atlanta Hawks e i New York Knicks dovrebbero giocarsi le tre posizioni rimanenti per l’accesso diretto ai playoff. Ma il condizionale è quanto mai d’obbligo, perché ci sono almeno un altro paio di squadre che potrebbero puntare a queste posizioni: gli Orlando Magic e gli Indiana Pacers. I Pacers sono partiti malissimo, ma la squadra è talentuosa, lo scorso anno s’è guadagnata un buon sesto posto e nulla esclude che possa ripetersi quest’anno.

Altre due squadre che negli scorsi anni sono bene o male riuscite a raggiungere la zona Play-in sono i Miami Heat e i Chicago Bulls. I secondi destano maggiore curiosità, perché possono contare sul ritorno, dopo due anni di assenza causa infortunio, di uno dei loro giocatori più talentuosi, Lonzo Ball. Chissà che non possano così ambire a qualche posizione più alta della classifica.

Per le rimanenti squadre – Charlotte Hornets, Brooklyn Nets, Toronto Raptors, Detroit Pistons e Washington Wizards – difficilmente la stagione potrà dire qualcosa di positivo. Anzi, è assai probabile che Pistons e Wizards decidano di tankare (perdere apposta) per guadagnarsi una delle prime scelte al draft dell’anno prossimo. Per la gioia dei tifosi, costretti a sorbirsi una stagione interlocutoria. Ma siamo solo all’inizio e l’NBA ci riserva spesso delle grosse sorprese. Chissà in che modo ci sorprenderà quest’anno.

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giovedì 21 Novembre 2024