I Celtics hanno battuto tutti, tranne la noia

I Boston Celtics hanno dominato una delle post-season NBA più noiose e prevedibili degli ultimi anni: erano i favoriti e non hanno mancato i pronostici. Non che il dominio Golden State della seconda metà del decennio passato, con le quattro Finals consecutive giocate contro Cleveland, fosse meno prevedibile. Solo che a Boston non giocano né LeBron James né Steph Curry, la cui sola presenza contribuisce a rendere entusiasmante l’abitudinario.

Ad ogni modo, Boston ha vinto e quello che è stato di gran lunga il suo miglior giocatore, cioè Jaylen Brown, ha vinto il premio MVP delle Finals. Gli avversari, i Dallas Mavericks di Luka Dončić, hanno potuto davvero poco, nonostante la stella cristallina dello sloveno che, al momento, è probabilmente il miglior giocatore della Lega. Del resto lo insegnava già LeBron James nelle sopracitate Finals giocate contro gli Warriors: lo strapotere fisico e il talento dell’individuo possono poco contro una squadra magari meno talentuosa nei singoli ma certamente meglio organizzata nel suo collettivo.

È il primo anello di Boston dopo un digiuno che durava dal 2008, uno dei più lunghi della loro prestigiosa storia. Con la vittoria alle Finals i Celtics diventano anche la squadra più titolata in circolazione: sono 18 le affermazioni, una in più degli storici avversari, quei Los Angeles Lakers che sono fermi a 17. Gran parte delle vittorie di Boston sono arrivate tra il 1957 e il 1969 quando, guidati da Bill Russell, i Celtics hanno vinto ben 11 titoli in 13 stagioni, di cui 8 consecutivi. Cosa unica e praticamente irripetibile.

Ora ci aspetta una off-season lunga (la stagione ricomincerà verso metà ottobre) e, come sempre, ricca di scambi e colpi di scena. Le squadre che più si sono avvicinate al titolo cercheranno di rafforzarsi ancora di più per provare a vincere. Altre, più indietro in classifica, proseguiranno il processo di rebuilding attraverso scambi che portino giocatori giovani e magari qualche buona scelta al Draft. Il bello della National Basketball Association sta proprio nella sua varietà: nessuna stagione è uguale all’altra e una squadra che performa male durante una stagione può arrivare ai vertici in quella successiva. Certo, i Boston Celtics saranno ancora la squadra da battere. La speranza è che, se ancora riusciranno a imporsi come i migliori, almeno lo facciano in modo più entusiasmante.

Sport
Lascia un commento

I commenti sono moderati. Vi chiediamo cortesemente di non postare link pubblicitari e di non fare alcun tipo di spam.

Invia commento

Twitter:

domenica 8 Settembre 2024