I campionati italiani di ciclismo 2023

 

Il 22 e il 24 giugno si sono tenuti rispettivamente il campionato italiano di ciclismo a cronometro e quello in linea, due competizioni molto ambite dai corridori “nostrani”; indossare il tricolore è pur sempre un orgoglio che ogni atleta vorrebbe provare almeno una volta nella vita. Per alcuni, però, l’impresa è più difficile che per altri, soprattutto a cronometro. Del resto, vivere nella stessa epoca di Filippo Ganna non è una colpa né un demerito, ma solo una sfortunata scelta della sorte.

Perché? Perché provare a battere Ganna a cronometro è come provare a battere Djokovic sul campo da tennis: ci si può provare, per carità. Magari sperando che non sia la sua giornata. Però auguri. Prima di questo campionato, la locomotiva di Vignone contava nel palmarès tre vittorie tricolori cui, sul tracciato di Sarche in Trentino, ha appena aggiunto la quarta. Sarebbero persino state quattro vittorie consecutive, se non fosse stata per la “parentesi Matteo Sobrero” del 2021. Quattro volte campione nazionale. Unico tra i partecipanti di questa edizione a superare (nonostante i quasi 400 metri di dislivello) la velocità media di 47 chilometri orari. Il signore del tempo. Al secondo posto, con 24 secondi di distacco, è arrivato Mattia Cattaneo, al terzo Sobrero a 30 secondi.

Il campionato in linea è stato invece una prova di resistenza, vista la lunghezza del percorso (ben 227 chilometri). Grande assente Filippo Zana, il campione in carica che non ha potuto difendere il titolo per via di una sfortunatissima caduta in allenamento – e di una conseguente frattura alla clavicola. Molto sfortunato anche un altro Filippo, il giovane Baroncini che proprio sul più bello (ai meno tre dall’arrivo) ha forato, perdendo l’occasione di giocarsi la volata finale. Volata vinta poi da Simone Velasco, che è riuscito a precedere le ruote di Filippo Magni (in fuga dalla mattina), Kristian Sbaragli, Lorenzo Rota e del padrone di casa Matteo Trentin. Molto bella la dedica di Velasco a Gino Mäder, il corridore morto in una tragica caduta al Giro di Svizzera.

E le due prove femminili? Si fa presto a commentarle: dominio totale e tonitruante di Elisa Longo Borghini. Dopo la vittoria a cronometro del 23 giugno, infatti, Longo Borghini ha vinto anche la prova in linea di domenica 25, supportata da una Trek Segafredo in forma smagliante; senza il lavoro esemplare di Ilaria Sanguineti prima e di una incontenibile Gaia Realini dopo, l’impresa sarebbe stata molto più ardua. La brightest star del ciclismo femminile italiano sale così a quota undici vittorie nazionali, sommando le vittorie a crono e in linea. Vederla correre Giro e Tour con il tricolore cucito addosso sarà una meraviglia.

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domenica 8 Settembre 2024