FDS 2024 – Nati per vincere: Leclerc e Vasseur

Il Predestinato non poteva non avere un’accoglienza degna del suo nome. L’incontro con Charles Leclerc e Frédéric Vasseur (il team principal della Ferrari) che anima il primo pomeriggio di Festival dello Sport 2024 è un pullulare di rosso. La pioggia battente non ferma il pubblico: pare che i tifosi più accaniti abbiano iniziato a bazzicare i dintorni del Centro Santa Chiara già dalle otto di mattina. Tanto che la prima cosa che Leclerc afferma, prima ancora di sedersi, è che pare di stare a Monza, tale è la marea rossa che anima il teatro.

E proprio dalla vittoria di Monza, l’ultima in ordine cronologico ottenuta dal pilota monegasco, comincia il lungo racconto della sua stagione. Una stagione – ammette – positiva ma stancante. Questo perché, nonostante la sosta di un mese tra l’ultimo GP a Singapore e il prossimo negli Stati Uniti, i piloti e le scuderie non stanno comunque fermi: «Stiamo lavorando continuamente per colmare il gap con la Red Bull e la McLaren». Tanto più che, gli fa eco Vasseur, questa non è una stagione facilmente decifrabile, essendoci per la prima volta nella storia ben 24 Gran Premi.

Il discorso ruota inevitabilmente attorno al concetto di motivazione. Con una stagione così lunga e dispendiosa è davvero difficile mantenere l’attenzione alta sempre allo stesso modo. Ma per Charles Leclerc non sembra essere un problema: «Per quanto riguarda la motivazione e la passione mi sento uguale al primo anno in Formula 1. Naturalmente si cambia e si cresce sulla base delle esperienze belle o brutte che viviamo, ma la passione rimane la stessa. Tanto più che il tempo vola, anche perché tra una gara e l’altra non c’è quasi il tempo di riposare». L’obiettivo rimane uno solo: laurearsi campione del mondo con la Ferrari. Ovazione. Sipario.

Anzi no, perché c’è ancora il tempo per una riflessione sulle persone che animano la quotidianità di una scuderia come la Ferrari. E, nonostante una carriera ancora relativamente breve, Leclerc ha avuto modo di incontrarne parecchie: compagni di squadra, meccanici, team principal e via dicendo. Con Vasseur, tuttavia, l’amicizia va talmente indietro che nessuno dei due si ricorda quando si sono incontrati per la prima volta. E si conoscono così bene che a volte non sono nemmeno necessarie le parole perché ci sia perfetta intesa. È importante incontrare persone oneste, persone che non hanno paura di dirti in faccia gli errori che commetti. Anche quando tocchi con un dito il cielo della Formula 1. Vasseur è una di queste, sostiene il pilota monegasco.

Un’ultima battuta sui compagni di squadra del presente e del futuro: Carlos Sainz e Lewis Hamilton. Se con il primo il rapporto è bellissimo, frutto di una sana competizione che va anche al di là delle quattro ruote, lo scombussolamento che l’arrivo del secondo inevitabilmente comporterà non spaventa Leclerc, anzi lo stuzzica. Del resto, dai migliori non si può far altro che imparare. Ma, quando sei nato per vincere, quando sei appunto un predestinato, tendi a imparare molto in fretta.

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martedì 22 Ottobre 2024