FDS 2024 – Le nostre olimpiadi: “Abbiamo fatto la storia”
La settima edizione del Festival dello Sport di Trento è stata all’altezza delle aspettative. Un viaggio nel tempo, tra presente, futuro e passato che ci ha permesso di vedere e ascoltare un grande numero di star mondiali sportive.
“Nati per vincere” ci ha accompagnati nel racconto di quel che è stato, con la celebrazione delle quaranta medaglie ottenute dai nostri ragazzi nelle Olimpiadi di Parigi 2024, e ci ha proiettati nel racconto di quel che sarà. Giovanni Malagò, Presidente del CONI, si è complimentato con gli atleti dei sessanta giorni di Parigi e con quelli di una volta che ci hanno regalato emozioni indescrivibili sotto tutti i punti di vista. “Sono molto felice di questa iniziativa, vedere anche la partecipazione così forte del pubblico è una gioia per gli occhi e per il cuore. In questi ultimi Giochi Olimpici abbiamo vinto davvero tantissime medaglie, mai un numero simile nella nostra storia azzurra”.
Valentina Vezzali, ex schermitrice considerata tra le migliori di sempre e capace di vincere nove medaglie olimpiche di cui sei d’oro, non ha badato ad eufemismi nel descrivere il lavoro azzurro di Parigi: “Abbiamo fatto la storia, noi italiani abbiamo una grande personalità per stare a questi livelli. Vedo nel futuro prossimo un ulteriore possibile miglioramento di questo medagliere già bello e luccicante”.
Antonio Rossi, portabandiera azzurro ai Giochi Olimpici di Pechino 2008, ha affrontato il tema del cambiamento dell’organizzazione delle olimpiadi, soprattutto per quanto concerne la preparazione degli sportivi perché “un atleta al giorno d’oggi ha un numero impressionante di dati a disposizione per vedere come migliorarsi grazie alla tecnologia, noi invece dovevamo farceli da soli con matita e penna sprecando ore del nostro tempo”.
Jury Chechi, medaglia d’oro negli anelli ai Giochi Olimpici di Atlanta 1996, è apparso gioioso alla vista della propria disciplina fare passi così in avanti: “Ho l’onore e il piacere di relazionarmi con tanti atleti e nessuno riesce ad andare avanti senza passione e lavoro. L’Olimpiade è una gara a parte, tutto è molto più complicato, quando arrivi al risultato significa che sei stato veramente il migliore”.
Sara Simeoni, medaglia d’oro nel salto in alto ai Giochi Olimpici di Mosca 1980, ha definito i giovani sportivi d’oggi “professionisti forti che hanno valori umani importanti. Io gli invidio l’internazionalità, il fatto di aver fatto esperienze all’estero, cosa che per noi di una volta era molto difficile”.
Arianna Errigo, schermitrice di grande livello e vincitrice a livello olimpico dell’argento individuale e dell’oro a squadre a Londra 2012, del bronzo a squadre a Tokyo 2020 e infine dell’argento a squadre a Parigi 2024, ha concluso l’incontro raccontando le proprie “fortissime emozioni, anche al di fuori della pedana. Non è scontato, anzi. L’esperienza collettiva supera di gran lunga quella individuale”.
Sport
Twitter:
sabato 21 Dicembre 2024