FDS 2024 – La magia delle Fate

Quando le Fate della ginnastica artistica sono salite sul palco dell’Auditorium Santa Chiara di Trento in occasione del Festival dello Sport hanno trovato ad accoglierle una mediatrice d’eccezione: la campionessa Vanessa Ferrari, da poco ritiratasi dalle competizioni. “Non sarà sicuramente la fine della mia carriera: ho intenzione di continuare in quest’ambito aiutando e supportando queste fantastiche ragazze. Quando gareggiavo non mi rendevo conto di essere un’ispirazione per tanti che si sono avvicinati a questa disciplina, ma ora mi sento molto grata”.

Reduci dalla medaglia d’argento a squadre alle Olimpiadi di Parigi, Angela Andreoli, Alice D’Amato, Manila Esposito, Elisa Iorio e Giorgia Villa hanno ricordato l’emozione di quei momenti: “Quando Angela ha terminato l’esercizio al corpo libero e abbiamo realizzato di avercela fatta, non riuscivamo a contenere la gioia immensa. L’unione che si è creata tra noi è stata la vera magia che ha permesso di raggiungere questo storico risultato per l’Italia, complici anche Vanessa e Asia (D’Amato) che tifavano per noi dagli spalti”.

Il percorso non è certo stato senza ostacoli, come sa bene Elisa Iorio, che, infortunatasi alla caviglia, non ha rinunciato ad eseguire l’esercizio alla trave: “Le mie compagne mi hanno spronata a non mollare e quando è giunto il momento l’adrenalina era talmente tanta che non sentivo più niente. Sono riuscita a separare completamente le due cose fino all’atterraggio, quando il dolore è tornato, come penso si sia visto, ma ormai non importava più: ce l’avevo fatta per me e per la squadra”.

Ci sono poi i sacrifici e l’impegno profuso nell’arco degli anni. Tutte bambine vivaci, si sono avvicinate alla palestra giovanissime, trovandovi un mondo che sembrava modellato per loro. Ampi spazi in cui poter dare sfogo alle loro energie, sapientemente incanalate nel tempo per raggiungere gli obiettivi prefissatesi. Il trasferimento all’accademia di Brescia lontano dalle loro famiglie, ma sempre consapevoli di averne il supporto incondizionato, ha fatto sì che si unissero ancora di più come gruppo. L’unico rimpianto l’impossibilità per molte di loro di veder crescere i fratelli minori, che alla fine sono comunque diventati i loro più grandi fans e le seguono ovunque.

Da Parigi Alice è tornata anche con una scintillante medaglia d’oro, guadagnata nell’individuale alla trave: “Tutti mi dicevano che potevo farcela e che dovevo credere in me stessa, ma io mi sento sempre un po’ come l’ultima ruota del carro. L’obiettivo principale era tornare soddisfatta di me e alla fine ho vinto proprio all’attrezzo con cui ho più difficoltà. Partecipare alle Olimpiadi senza mia sorella è stata molto dura però sono contenta di come ho imparato a reagire”.

Si rivolgono infine ai giovani con un invito a provare la ginnastica artistica: “È uno sport che richiede caparbietà e tenacia ma che ripaga soprattutto in passione e divertimento. L’importante è porsi degli obiettivi che siano solo nostri e non focalizzarsi su quelli degli altri: ognuno è unico e speciale a modo suo”.

 

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mercoledì 16 Ottobre 2024