FDS 2023 – Vezzali e Volpi: asso di fiori

Due generazioni del fioretto a confronto, quelle di Valentina Vezzali, classe 1974, e Alice Volpi, classe 1992, nel racconto a tappe ripercorso dal giornalista Paolo Marabini durante l’incontro del Festival dello Sport, venerdì 13 ottobre, dal titolo Vezzali e Volpi, asso di fiori.

Un racconto per anni, dal 1992 al giorno d’oggi, tra le tappe più importanti delle vite – sportive e non solo – delle due atlete. Atleta più medagliata dello sport italiano l’una, campionessa del mondo di fioretto in carica l’altra, Valentina Vezzali e Alice Volpi non hanno mai gareggiato insieme nonostante siano due figure di spicco della scherma italiana, con in comune la frequentazione del Club scherma Jesi e l’appartenenza al gruppo sportivo delle Fiamme Oro.

Nei giorni in cui, nel 1992, nasceva Alice Volpi, una Valentina Vezzali diciottenne subiva una sconfitta che le avrebbe insegnato molto: “Stavo partecipando ai mondiali under 20 in Italia, già di per sé molto importanti, e sognavo le Olimpiadi. Ho perso, ma ho imparato a rialzarmi e ho iniziato poi a vincere”. E mentre Vezzali avviava la sua carriera vincente, Volpi cominciava a conoscere la scherma. Come ha raccontato la giovane: “Ero una bambina molto attiva, per convogliare tutte le mie energie in uno sport, mio papà mi portò in una palestra di scherma, avevo sette anni, rimasi affascinata dalle divise e da lì iniziò tutto”.

Il 2004 è poi un anno chiave per entrambe le atlete: Valentina vince il mondiale a soli quattro mesi dalla nascita del primogenito Pietro, dimostrando così la sua determinazione e il suo talento, mentre Alice muove i primi passi in nazionale. Sono gli anni, quelli, del cosiddetto dream team, e all’epoca giovanissima Alice lo ha ricordato così: “Valentina e le altre del dream team per me erano dei miti, aspiravo ai loro traguardi ma mi ci vedevo lontana”.

Nel 2012, anno delle Olimpiadi di Londra, Vezzali è portabandiera della nazionale italiana: “È stata un’emozione grandissima, ma anche una grandissima fatica. Fisicamente ero molto provata e infatti, il giorno dopo, ho perso una gara. Anche se alla mia quinta olimpiade a 37 anni ho dimostrato che l’età anagrafica è solo un numero”. Le Olimpiadi successive, nel 2016 a Rio de Janeiro, sono uno spartiacque per entrambe le atlete. Volpi ci va da esterna, ma assiste a una grande vittoria del suo compagno di vita, che le offre la spinta per guardare al suo sogno e provare a raggiungerlo. Vezzali, invece, in quell’anno sceglie di appendere il fioretto al chiodo: “È difficile esprimere cosa si prova quando si può decidere quando smettere, senza essere costrette a farlo per fattori esterni. È emozionante.”

È così tempo per la generazione successiva a quella di Valentina. Nasce, infatti, il secondo dream team e Alice Volpi è tra le protagoniste: “Sentivo sì un po’ di pressione, ma tanta era la felicità, mi veniva tutto naturale”. E così è ancora, per lei, fresca della vittoria ai Mondiali di Milano del luglio di quest’anno.

Mentre Alice continua la sua carriera sportiva, Valentina ha aperto una parentesi politica, della quale racconta con orgoglio alcuni risultati raggiunti. “Siamo riusciti a far inserire una figura di scienze motorie alla scuola primaria, evidenziando così come lo sport sia importante per la crescita e la salute. Inoltre, di recente, lo sport è stato inserito nella Costituzione Italiana e ciò ne sottolinea la rilevanza in qualità di vera e propria palestra di vita”.

 

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giovedì 26 Dicembre 2024