Il Trento non supera l’ostacolo Padova, i biancoscudati s’impongono 0-3 al ‘Briamasco’

Credits Carmelo Ossanna – A.C. Trento 1921

È un Trento troppo brutto per essere vero quello sceso in campo nel match casalingo contro il Padova: da parte dei veneti arriva una prestazione dominante sotto tutti i punti di vista che non ha lasciato spazio a repliche da parte della squadra di mister Tedino, priva di idee e con il grosso problema relativo al reparto avanzato che fatica, ancora una volta, a trovare la via della rete. Finisce 3-0 per i biancoscudati, un risultato che restituisce in tutta la sua brutalità, l’andamento di una partita a senso unico in cui il Trento ha faticato a costruire pericoli dalle parti di Donnarumma e dove, invece, la banda di mister Torrente ha trovato la via della rete in ben tre occasioni grazie a Villa, Capelli e Bortolussi.

Pronti, via e si denota subito una supremazia tecnico-tattica e di atteggiamento del Padova che al decimo passa subito in vantaggio grazie ad un bel gol di Villa, bravo a raccogliere il cross al limite dell’area di Capelli e trafiggere Russo con un preciso esterno sinistro. È un avvio thrilling per i gialloblu che nel breve volgere di otto minuti capitolano di nuovo: stavolta la rete arriva dagli sviluppi di un calcio di punizione dai 30 metri calciato da Liguori che trova impreparato Russo. L’estremo difensore aquilotto tenta la presa a terra, ma la palla gli sfugge dai guantoni e finisce sui piedi di Capelli che da due passi non può che ribattere in rete per il raddoppio padovano. La sensazione è quella che il Trento non riesca a reagire come vorrebbe, sebbene ci provi in due occasioni con Rada il cui tiro da fuori trova i guantoni di Donnarumma. I padroni di casa, alla mezzora inoltrata, troverebbero persino il gol per accorciare le distanze, ma Petrovic, che spinge il pallone in rete di testa, risulta in fuorigioco sul tiro del solito Rada dal limite. La partita procede sul solito binario di marca veneta e prima dell’intervallo gli ospiti vanno ad un passo dal 3-0 con Capelli che non arriva all’appuntamento con il pallone all’interno dell’area piccola.

In questi casi, la pausa serve alla squadra in svantaggio per riordinare le idee e tornare in campo vogliosa di rimettere le cose a posto, ma questo per il Trento non succede: o meglio, che i gialloblu entrino con un altro piglio rispetto alla prima frazione è fuor di dubbio, ma rimane comunque poca cosa rispetto a quanto servirebbe per riaprire il match. Il passare dei minuti porta in dote un possesso palla sterile del Trento che negli ultimi 30 metri non riesce a trovare sbocchi e si affida alle conclusioni dalla distanza che non centrano la porta difesa da Donnarumma. Il copione non cambia ed al quarto il Padova si fa ancora pericoloso con il contropiede lanciato dal neoentrato Palombi che sguscia via in velocità e viene fermato soltanto da un intervento disperato di Sangalli. Il Trento però vacilla continuamente ed alla mezzora arriva il colpo del ko: è di nuovo un contropiede a far male agli aquilotti con Bortolussi lanciato in profondità dalla difesa che raccoglie palla, grazie ad uno scivolone di Garcia Tena, e si lancia a tu per tu con Russo, il quale si oppone alla prima conclusione dell’attaccante padovano, ma nulla può (o forse si, ndr) sul secondo e decisivo affondo che vede il pallone rotolare in rete.

È la conlcusione di un sabato pomeriggio difficile da digerire per il Trento e per Bruno Tedino che ora sarà impegnato martedì nell’incontro di Coppa Italia sul campo dell’Arzignano Valchiampo. Il palcoscenico non sarà certo delle grandi occasioni e l’occasione di proseguire nel cammino in coppa potrebbe non essere uno dei sogni più ambiti, ma di sicuro ci sarà da rialzare il morale ad una truppa che esce da questo match con il Padova con le ossa rotte.

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domenica 8 Settembre 2024