Sanremo 2022 – Il pagellone della quarta serata (Secondo Tempo)
Leggi il primo tempo del Pagellone.
Non vi abbiamo abbandonato. Visti i primi undici cantanti che si sono esibiti, vediamo come sono andati gli altri. Eccovi quindi la seconda parte del pagellone della quarta serata!
DITONELLAPIAGA e RETTORE – Nessuno mi può giudicare (di Caterina Caselli). L’energia che infondono al brano è tanta, ma in fin dei conti è simile a quella della canzone originale. Che cosa aggiungono? Poco o niente. Sinceramente ci aspettavamo un guizzo in più da due cantanti scatenate come loro. Voto: 6.5
IVA ZANICCHI – Canzone (di Don Backy nella versione di Milva). Dopo aver sentito alcuni versi di Canzone, non stupisce che Iva Zanicchi l’abbia scelta per questa serata: suona molto simile alla sua Voglio amarti in concorso al Festival. Solita voce spinta e grintosa. Voto: 7
ANA MENA con ROCCO HUNT – Medley. Rispetto al brano che porta in concorso, anche la lista della spesa fatta stamattina sotto casa suonerebbe migliore. Canta alcuni dei brani più celebri e ballabili della tradizione musicale italiana. Non può non funzionare. Voto: 6
LA RAPPRESENTANTE DI LISTA con COSMO, MARGHERITA VICARIO e GINEVRA – Be my baby (The Ronettes). Rimandata a settembre. La deviazione psichedelica data al brano non convince affatto. Voto: 5
MASSIMO RANIERI con NEK – Anna verrà (di Pino Daniele). Ricordate lo sketch in cui Rocco Tanica prende in giro Ivano Fossati? Recuperatelo, e poi ascoltate Ranieri e Nek: capirete tutto. Se io ho avuto il tempo di pensare a queste cose, immaginate il livello dell’esibizione: sembra non abbiano nemmeno fatto una prova insieme. Voto: 4
MICHELE BRAVI – Io vorrei… non vorrei… ma se vuoi (di Lucio Battisti). Se si superano le perplessità sulla sua voce, non c’è dubbio che l’interpretazione di Bravi sia intensa. In più la canzone è bellissima e questo non guasta mai. Mezzo voto in più per la dedica finale ai nonni. Voto: 7.5
MAHMOOD e BLANCO – Il cielo in una stanza (di Gino Paoli). Bravissimi e oltremodo convincenti. E che voce, Mahmood. Che voce! Potrebbe smuovere mari e monti. Voto: 9
RKOMI con CALIBRO 35 – Medley. Inascoltabile. Voto: 4
AKA 7EVEN con ARISA – Cambiare (di Alex Baroni). Arisa e Aka 7even si conoscono da tempo e l’amicizia tra i due si riflette nella chimica che mostrano sul palco. L’esibizione è solida e ben realizzata e si fa apprezzare di più specie se si considera quella precedente. Voto: 7
HIGHSNOB e HU con MR RAIN – Mi sono innamorato di te (di Luigi Tenco). Prima il pugno nello stomaco dell’intro rappeggiante. Poi la pugnalata dell’attacco lagnante e stonato di Highsnob. Una cover orripilante: pensata malissimo, cantata peggio. Voto: 4
DARGEN D’AMICO – La bambola (di Patty Pravo). Ma da dove viene ‘sta mania sanremese di remixare orribilmente brani del passato, dissacrandoli in maniera impietosa? Non è questione di conservatorismo, ma di rispetto. E Dargen D’Amico, di rispetto per Patty Pravo, ne ha avuto pochissimo. Voto: 5
GIUSY FERRERI con ANDY dei BLUVERTIGO – Io vivrò senza te (di Lucio Battisti). Vista l’ora, evitiamo giri di parole: Giusy Ferreri si è esibita meglio durante le altre sere del Festival. Ha una voce potente ed estremamente caratteristica, non adatta a tutte le canzoni. Quella di Battisti non è tra queste. Voto: 5.5
FABRIZIO MORO – Uomini soli (dei Pooh). Il problema di Moro è che o canta canzoni sanremesi calme e posate – come quella in concorso – oppure canta male. Stasera il brano scelto avrebbe avuto bisogno di un briciolo di energia, ma Moro s’è perso, abbandonato anche dalla voce. Voto: 5
TANANAI con ROSA CHEMICAL – A far l’amore comincia tu (di Raffaella Carrà). Siamo già abituati a remix della celebre canzone di Raffaella Carrà, per cui Tananai non stupisce nemmeno troppo. Rimane l’annosa domanda: perché? Voto: 5
Finisce qui la serata delle cover e dei duetti, vinta da Gianni Morandi e Jovanotti (con estrema soddisfazione di chi scrive). Appuntamento a domani per il gran finale!
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giovedì 30 Gennaio 2025