“La montagna: istruzioni per l’uso” di Christian Pezzolato
Fare trekking sembra facile: con uno zaino che contiene tutto l’essenziale, un outfit adeguato e degli scarponcini comodi, appare un gioco da ragazzi. Se, però, non ci curiamo di tutte quelle regole di comportamento che a prima vista possono sembrare insignificanti, la montagna può diventare un luogo impervio, se non addirittura pericoloso.
Questo messaggio viene trasmesso in modo forte e chiaro nei sette minuti del cortometraggio di Christian Pezzolato intitolato “La montagna: istruzioni per l’uso”. Con un linguaggio ironico, che mette a confronto due turisti opposti, l’autore ci mostra chiaramente come comportarsi – e soprattutto come non comportarsi – quando si percorrono i sentieri sterrati.
Girando il video con riprese volutamente grossolane, il regista riesce a dare risalto ai contenuti più importanti senza distrarre il pubblico con eccessive “sofisticatezze” tecniche o retoriche. In questo modo, trasmette delle informazioni importanti intrattenendo anche il pubblico più distratto (in montagna e davanti al grande schermo), del quale cattura immediatamente l’attenzione.
La trama è molto semplice ed essenziale. Oltre all’abbigliamento adeguato, alle provviste e a tutto il materiale indispensabile da avere appresso, il bravo escursionista presta molta attenzione ai sentieri da percorrere, seguendo tutte le indicazioni fornite dalle istituzioni e dagli enti che si prendono cura degli altipiani. Inoltre, mantiene puliti i sentieri in cui si cammina o i prati in cui sosta per tirare il fiato, senza recar danno alla flora e alla fauna.
Anche la tematica del rispetto nei locali – allevatori o proprietari dei rifugi che siano – non è sfuggito agli occhi di Christian Pezzolato: il primo suggerimento è quello di non disturbarli nelle loro attività lavorative, approcciando coi loro animali o chiedendo piatti “instagrammabili” e difficilmente realizzabili in alta quota.
L’umorismo che lo contraddistingue è il vero filo conduttore di questa sorta di “manuale d’istruzioni” e rende la narrazione semplice a chi non conosce la montagna e necessita di una guida che parta proprio dalle basi. Esprime, però, anche dei concetti adatti anche agli escursionisti più “esperti”, che si divertono ripassando delle regole già conosciute e rammentano quelle che, per automatismo o imprudenza, rischiano di essere dimenticate. Per questo motivo consigliamo la visione di questo cortometraggio a tutti: in particolar modo a chi ama la montagna e a chi apprezza il cinema “ibrido” che si destreggia tra più generi, come ad esempio tra lo sperimentale e la commedia.
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lunedì 30 Dicembre 2024