Il nuovo viaggio di Franco Mussida

Come Francesco Guccini, anche un altro gigante della musica italiana ha deciso di non rendere fruibile online il suo nuovo e ultimo disco. Il pianeta della musica e il viaggio di Iòtu di Franco Mussida – fondatore ed ex colonna portante della Premiata Forneria Marconi – è infatti acquistabile solo in formato fisico (CD e vinile). Si può ascoltare in digitale solo qualche singolo, come L’oro del suono o È tutto vero. Una mossa controcorrente rispetto ai dettami dell’industria discografica negli ultimi anni, ma perfettamente coerente con il pensiero di Mussida e con il contenuto del disco.

Durante la conferenza stampa di presentazione dell’album, il chitarrista ha rimarcato il valore della musica suonata e l’importanza di un ascolto consapevole che metta al centro la musica e il suono che la genera; i cellulari e lo streaming – sia per la modalità di ascolto che veicolano, sia per la qualità della traccia sonora – non sono compatibili con questo scopo. Per questo motivo Il pianeta della musica è dotato di una speciale etichetta “di qualità sonora controllata” e, tramite QR code, gli ascoltatori potranno andare ad indagare le diverse tecniche e fonti sonore utilizzate per la scrittura e per la registrazione delle canzoni.

Da vero artigiano del suono, Mussida ha chiesto al liutaio Marco Vignuzzi di adattargli una Gibson Chet Atkins, «per mettermi nella condizione di suonare solo questo strumento, in polifonia, improvvisare e lavorare dal punto di vista melodico, con tutte le caratteristiche di una chitarra elettrica che normalmente una chitarra classica non ha, uno strumento da usare senza pedali, senza violenza, che avesse fermezza, spazialità, e lunghezza di suono».

L’oro del suono è un ottimo punto di partenza per chi fosse curioso di entrare nel mondo (anzi, nel pianeta) dell’ex PFM, il quale unisce le radici progressive della propria carriera a nuove esigenze spirituali, improntate all’incontro con le persone senza però sottostare alle richieste del mercato: l’«ultra prog-pop» è la dimensione cui l’artista è approdato e nella quale continua a sorprendere.

Lodevole anche la visione critica della società attuale: «Nel brano “Democrazia Solidale” sottolineo come ci sia il bisogno di un nuovo paradigma di socialità. Serve come il pane. Questo è un album politico, senza la necessità di gridare. Ma non è un lavoro didattico: offre musica per elaborazione e non musica per reazione», spiega Mussida.

Il pianeta della musica e il viaggio di Iòtu è, per l’appunto, un viaggio sonoro per chiunque abbia orecchie per ascoltarlo, nato da un intento preciso: restituire quanto ricevuto e imparato dalla musica negli anni, cercando di trasmettere l’importanza e la bellezza di quest’arte. «È tramite l’universo sonoro che noi consegniamo al mondo tutta la nostra esperienza emotiva. Tramite il suono, non l’immagine».

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giovedì 21 Novembre 2024