“Ho cercato il tuo nome”
Recensione del libro di Nicholas Sparks
Questo articolo fa parte del laboratorio Scrittori di classe
“Quando meno ce lo aspettiamo succede qualcosa che ci porta su un sentiero che non avevamo scelto e verso un futuro che non avremmo mai immaginato. Dove conduce quel sentiero? È il viaggio della vita, la ricerca di una luce… A volte però trovare la luce significa attraversare la più fitta oscurità.”
In Iraq c’è la guerra e Logan Thibault, soldato dei marines, durante la sua missione trova nella sabbia la fotografia di una giovane donna con i capelli biondi, gli occhi verdi e un sorriso smagliante. Pensando che qualcuno la stia cercando, decide di portarla al campo.
Dopo giorni la foto è ancora in bacheca, Logan la riprende e la infila in tasca dimenticandosene. Lui non lo sa ma questo pezzo di carta gli porterà molta fortuna: vincerà a poker e, soprattutto, sopravvivrà ad una granata che ucciderà molti suoi compagni. Questo miracoloso episodio, secondo un suo amico che prova a darne una spiegazione, è avvenuto infatti grazie alla fotografia, considerata un portafortuna.
Incuriosito dalla foto va alla ricerca di indizi per rintracciare la ragazza raffigurata e i suoi risultati lo portano a intraprendere un viaggio fino a Hampton, precisamente in North Carolina, la sua terra d’origine. Sarà proprio a Hampton che incontrerà Elizabeth, la donna misteriosa, riuscendo ad entrare pian piano nella sua vita con una scusa convincente.
Fin da subito proveranno dell’attrazione reciproca, che si complicherà quando l’ex marines svelerà alla donna l’esistenza della fotografia che per un lungo periodo l’aveva accompagnato nella guerra e nella vita. Dopo questo episodio, la loro storia d’amore proseguirà con molte difficoltà e suspense.
Nonostante fosse la prima volta che leggessi un romanzo di Sparks, mi ha appassionato davvero molto il suo stile e la struttura semplice ma intensa della storia. I personaggi e tutto quello che li circonda sono descritti nei dettagli:è fantastico come riuscissi, mentre ero coinvolta nella lettura, ad immaginare le scene nella mia mente. Le prime pagine erano un po’ noiose, ma proseguendo mi entusiasmavo sempre più! Lo consiglio molto a tutti i lettori di qualsiasi fascia d’età. Sorprendente è infatti il mistero della foto trovata per caso nella sabbia, alla quale il protagonista si appassiona molto pensando che gli porti fortuna. Io, invece, credo che fosse solo un mezzo al quale aggrapparsi in una situazione così difficile da sopportare: la guerra.
Cultura, Scrittori di classe
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domenica 22 Dicembre 2024