Gli Stick Men a Trento: il grande prog sbarca al SanbàPolis
Vivi a Trento? Ami la musica di alto livello? Magari hai anche un’indole che vira verso la sperimentazione e verso tutto ciò che fuoriesce dagli schemi della melodia più tradizionale? Allora non hai scuse: domenica 19 novembre gli Stick Men ti aspettano al SanbàClub, sul palco del Teatro SanbàPolis, alle ore 21. Due domande lecite: chi sono gli Stick Men e perché vale la pena ascoltarli?
Gli Stick Men sono un trio composto da tre fuoriclasse assoluti della musica internazionale. Chi ama il progressive rock sicuramente ha già avuto modo di ascoltarne le prodezze, perché due di loro – Tony Levin e Pat Mastelotto – fanno parte dei leggendari King Crimson da alcuni decenni a questa parte. Mentre i King Crimson non hanno certo bisogno di presentazioni, vediamo invece nel dettaglio chi sono Levin e Mastelotto.
Tony Levin non è un punto di riferimento solo nell’universo prog. Levin ha suonato e collaborato con chiunque, letteralmente: da John Lennon ai Pink Floyd, dai Dire Straits a Ivano Fossati, da David Bowie a Claudio Baglioni. Come può non incuriosire un bassista in grado di stupire tanto con Lennon quanto con Baglioni? Chiamarlo bassista, in realtà, è a dir poco riduttivo. Levin infatti è stato tra i pionieri dell’uso del “Chapman Stick” – singolare strumento a dieci corde che dà il nome alla band – e del contrabbasso elettrico, oltre che creatore di una tecnica per suonare il basso con le bacchette, nota come funk fingers. Definito da Robert Fripp (fondatore dei King Crimson) come «uno dei più grandi e sensibili bassisti al mondo», Levin è amato nell’ambiente per la sua capacità di unire abilità tecniche mostruose a un trascinante senso del groove, con la giusta dose di (auto)ironia. Ascoltare Sledgehammer di Peter Gabriel per credere.
Che dire invece di Pat Mastelotto? Basterebbe un dettaglio a lasciare chiunque a bocca aperta: Mastelotto ha scritto vent’anni di storia dei King Crimson partendo da autodidatta. È stato tra gli sviluppatori della batteria elettronica e non ha mai posto limiti al proprio talento, passando dal pop al progressivo, dall’elettronica alla world music.
A completare il trio di fenomeni è il nome di Markus Reuter, compositore, chitarrista e produttore. Il suo marchio di fabbrica? Una chitarra touch style da lui stesso progettata e realizzata, che offre molte più possibilità rispetto a una chitarra o a un basso tradizionali. È meraviglioso ed eccezionale che un artista specializzato nella cosiddetta musica “colta”, cioè nella musica classica, si sia lanciato in questo pazzo, variopinto progetto. Del resto, la forza del trio risiede proprio nella varietà musicale del background dei tre musicisti.
Gli Stick Men sono avanguardia pura e chi avrà la fortuna di sedere nella platea del SanbàPolis vivrà un’esperienza musicale unica e irripetibile. I biglietti sono disponibili qui. Se hai meno di 26 anni, potrai godere di uno sconto speciale!
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giovedì 26 Dicembre 2024