“Franca: Chaos and Creation”
Con un appuntamento straordinario al cinema nei giorni 26 e 27 settembre a Trento, il film-documentario Franca: Chaos and Creation esalta la genialità di una delle editor più rinomate al mondo, Franca Sozzani.
Il film si sviluppa a partire da un’intervista spontanea e amichevole tra Franca e il figlio, Francesco Carrozzini, che va a investigare nei pensieri della madre. Si tratta di un dialogo fatto di frequenti digressioni dovute alla comica incapacità di Franca di essere concisa quando racconta anche un piccolo episodio. Tuttavia, sono proprio i dettagli che permettono al pubblico di percepire la sua personalità; una personalità decisa e intraprendente, come si è visto nel corso dei suoi 26 anni di carriera a capo di Vogue Italia.
A intramezzare l’intervista si vedono gli scatti dei diversi servizi fotografici, spesso sconvolgenti e scioccanti, dove la moda dialoga con scenari inusuali come un cimitero o un ospedale. Il messaggio, tuttavia, rimane forte e chiaro: la moda è sogno, ma non solo. La moda è la società sagomata dagli avvenimenti che la colpiscono. Da qui la necessità di ritrovare i cambiamenti sociali all’interno di una moda che non è più asettica e che si rivolge a pochi, ma abbraccia cause molto più grandi, dal terribile disastro ambientale a seguito della fuoriuscita di petrolio nell’oceano, alla violenza sulle donne fino all’ossessione per la chirurgia estetica.
Nella descrizione di Franca da parte dell’amico e collaboratore Bruce Weber è suggestivo e surrealista il paragone che fa attraverso la fotografia dal titolo “Chaos and Creation” di Salvador Dalì mentre osserva un rinoceronte. Weber afferma di sentirsi come quel rinoceronte che, speranzoso, aspetta il consenso del suo padrone nel procedere, dopo ripetute negazioni. Viene dipinta così l’immagine di una editor determinata e rigorosa ma allo stesso tempo tenera e fiduciosa nei confronti dei suoi fotografi. Utilizzando le parole di Baz Luhrmann si potrebbe parlare di “un’angelica guerriera”, dove l’aspetto delicato cela una grande forza. La forza che le ha sempre permesso di prendere scelte coraggiose, dal crescere da sola un figlio al proporre un intero numero di Vogue con sole modelle nere. Franca Sozzani è infatti stata la prima e l’unica ad avere avuto il coraggio, nel 2008, di esaltare la bellezza delle modelle di colore, affermando, quasi indignata, che durante le sfilate alle quali aveva partecipato, solo due o tre modelle avevano la pelle nera.
Il suo messaggio non è né di rottura né tantomeno di opposizione. È la testimonianza di una moda che non si estranea dal mondo, ma vive con il mondo. La moda è attuale anche nel suo affrontare l’attualità, e interagisce con i mondi più svariati: tecnologia, arte, storia e, perché no, fatti e news. Così Franca Sozzani ci ha voluto lasciare una traccia. Una traccia che la rendesse riconoscibile secondo la sua personalità e creatività.
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