De Gasperi: l’Europa brucia torna a Trento il 27 e 28 febbraio
Lo spettacolo De Gasperi: l’Europa brucia, andato in scena al Teatro Zandonai di Rovereto martedì 13 febbraio e poi al Teatro Stabile di Bolzano dal 15 al 18 febbraio, per la regia di Carmelo Rifici, il testo di Angela Dematté e l’interpretazione dell’attore Nastro d’Argento Paolo Pierobon, non è solo il racconto di un uomo che ha dovuto scegliere le sorti dell’Italia e dell’Europa alla fine del secondo dopoguerra. È innanzitutto l’immersione nel flusso di coscienza di chi è consapevole che fare politica vuol dire mantenere in un difficile equilibrio valori ideali e realizzazioni concrete, dilaniandosi la coscienza nella possibilità dell’errore e del tradimento della propria coerenza.
De Gasperi come uomo scisso, che si è assunto le colpe dell’Italia fascista pur avendo lui stesso pagato con la censura e la prigione la fedeltà alle sue idee di dialogo e libertà. Celebri, e riprese anche in scena in modo mirabile da Pierobon, le parole pronunciate alla Conferenza di pace di Parigi del 10 agosto 1946: “Prendo la parola in questo consesso mondiale e sento che tutto, tranne la vostra personale cortesia, è contro di me: è soprattutto la mia qualifica di ex nemico, che mi fa ritenere un imputato, l’essere arrivato qui dopo che i più influenti di voi hanno già formulato le loro conclusioni in una lunga e faticosa elaborazione”.
Emerge netta, soprattutto nei dialoghi con la figlia Maria Romana messi in scena, oltre da Pierobon, da Livia Rossi (che già aveva interpretato la figlia di Bettino Craxi nel bellissimo film Hammamet del 2020 per la regia di Gianni Amelio), l’attenzione civile alla scelta di ogni singola parola, al peso e alla responsabilità dei concetti che doveva esprimere in quegli anni decisivi. Osserviamo quindi nel suo continuo cucire e ricucire i discorsi, le frasi, oscillanti tra sicurezza ferma della propria dignità e continuo esame della propria coscienza.
In scena compaiono anche Palmiro Togliatti, leader del Partito Comunista, che in un dialogo schietto e aperto mostra a De Gasperi un’Italia tentata da una scelta impossibile, quella dello spostamento della sfera di influenza a est, verso il blocco sovietico, e dell’ambasciatore USA in Italia James Clement Dunn, simbolo dell’opulenza statunitense che sente di avere l’Europa in pugno.
L’atto unico di 90 minuti tornerà a Trento, dopo le date saltate di inizio febbraio martedì 27 e mercoledì 28 febbraio, sempre al Teatro sociale alle ore 20.30. Per quanto riguarda i possessori di un biglietto valido per la replica di giovedì 1° febbraio, verrà offerto l’ingresso omaggio per una delle due nuove date di “De Gasperi: l’Europa brucia” (27 e 28 febbraio) o, in alternativa, si potrà ricevere un ingresso omaggio per gli altri spettacoli in calendario nell’attuale Stagione del Teatro Sociale.
Infine, ai possessori di biglietto valido per le serate del 2, 3 e 4 febbraio (con i quali si procederà al rimborso per lo spettacolo annullato) verrà applicata la tariffa normale.
Per maggiori informazioni si può scrivere a puntoinfo@centrosantachiara.it
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giovedì 21 Novembre 2024