Per la nostra serie di interviste ai portavoce delle liste candidate alle Elezioni Studentesche dell’Università di Trento del 22 e 23 novembre, potete trovare di seguito un’intervista a Ginevra Perruggini (UDU), Federica Acri (FGC) e Stefania Loiudice (UNITiN).
L’organizzazione degli esami sembra essere problematica, specie quella delle esercitazioni linguistiche. Come è possibile migliorare il funzionamento degli esami in dipartimento?
G: Avevamo cominciato un dialogo con l’amministrazione nello scorso mandato. La soluzione poteva essere un appello in più a luglio, non è facile ma continueremo in questa direzione. Vorremmo estendere il dialogo con entrambe le parti, così che siano gli studenti a spiegare il problema ai docenti, è un fatto sentito da tutta la comunità studentesca.
F: Come Federazione non lo abbiamo nel programma, ma da studente di lingue posso dirti che è un problema, gli appelli sono pochi e puntiamo ad averne 7 ordinari e 1 straordinario, vorremmo risolvere la situazione nel dipartimento, nello specifico per le esercitazioni.
S: Nella facoltà di lettere uno dei problemi è quello del corso di latino, le cui lezioni tendono a sovrapporsi con le esercitazioni di lingua. C’è chi non lo ha mai studiato e si trova a seguire un corso senza la preparazione necessaria. Mi sto occupando di questo argomento da tempo e posso dire che c’è predisposizione da parte dei docenti in commissione paritetica a migliorare. Il nostro obiettivo è quello di spalmare il corso lungo l’anno accademico, come avviene per le competenze linguistiche, offrendo maggiore preparazione agli studenti.
Si percepisce una mancanza di spazio per studiare, come riorganizzare la sede internamente?
G: I nostri spazi non vengono sempre usati in maniera “intelligente”, ma l’anno scorso siamo riusciti a rendere l’aula 005 un’aula studio. Vorremmo estenderlo a tutte le aule di lettere.
F: Ci sono 1800 posti studio a Trento di fronte a 16 mila studenti. C’è una carenza di strutture, andrebbero aperti nuovi spazi.
S: Andrebbe studiata la planimetria dell’edificio, ci sono aule non utilizzate e altre disponibili in sessione. La problematica di utilizzare più aule è legata al personale in più che lavorerebbe e alle risorse economiche necessarie. Bisognerebbe sfruttare questi spazi: Trento cresce ma mancano servizi basilari come questi.
Infrastrutture: in Tazza (aula studio) piove, cos’altro va sistemato?
G: La tazza può essere sistemata e dati i crolli a Mesiano possiamo dire che c’è volontà di fare sopralluoghi. Continueremo a insistere per quanto possibile. Lettere è un edifico relativamente nuovo ma mancano comunque prese per la corrente in varie aule ed è un problema a cui è possibile ovviare facilmente.
F: Sono anni che si parla della Tazza. Le sedi vanno potenziate tutte, in generale.
S: Nell’ultimo senato accademico si è discusso questo argomento. La pendenza e i materiali del tetto fanno sì che in tazza piova dentro quando l’acqua si accumula. Il Direttore Gozzi ci aveva detto che periodicamente viene messo del silicone, ma tampona, non risolve. Serve una soluzione a lungo termine.
Quali sono le priorità della vostra associazione?
G: Orari e appelli pubblicati che non vengano pubblicati in ritardo. È un problema dovuto al fatto che ci sono molti corsi da intersecare. Per gli appelli si può risolvere in maniera informale consultando i docenti ma deve diventare “legge”. Ci sono comunque rivendicazioni politiche come i bagni gender-neutral e tutti gli altri punti scritti nel programma: puntiamo a rendere l’università a misura di studente.
F: La nostra priorità è quella di proporre un tetto agli affitti e aumentare i posti messi a disposizione da Opera Universitaria. Per il dipartimento un tetto al prezzo dei libri e la messa a disposizione di dispense gratuite da parte dei professori, come accade per i dipartimenti scientifici, dovrebbero inoltre essere disponibili più libri nelle biblioteche universitarie. Anche un aumento della soglia per le borse di studio a 40 mila euro.
S: Lettere rimane spesso escluso come dipartimento dalla vita universitaria, vorremmo far sentire il dipartimento più incluso con eventi e aperitivi, come per economia o giurisprudenza. Affrontiamo un percorso di studi che sviluppa il pensiero critico e potremmo dare un apporto importante alla comunità studentesca. Il nostro impegno per la didattica sarà l’adeguazione del Percorso di Formazione insegnanti alle nuove direttive ministeriali.
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mercoledì 5 Febbraio 2025