“Siamo Europa Festival è particolarmente importante, soprattutto per chi parlava di Italiaexit. A causa del Covid e alla luce della guerra in Ucraina comprendiamo sempre di più l’importanza dell’Unione Europea. Siamo in un momento in cui ci sentiamo particolarmente vicini a questo tema e proprio oggi ci troviamo qui, in Via Belenzani, luogo dove c’è la panchina europea dedicata ad Antonio Megalizzi e lo Spazio De Gasperi. Oggi si ritrovano qui i giovani Erasmus ed altri ragazzi che stanno facendo esperienze nell’Unione Europea. Questo Festival non è fatto solo di convegni ma anche di incontri e dialoghi di valore”. Così il sindaco di Trento Franco Ianeselli, con cui abbiamo avuto il piacere di interloquire davanti a Civico 13, lo sportello di informazione e orientamento per tutti i giovani del territorio nato dalla collaborazione tra gli uffici delle Politiche giovanili del Comune di Trento e della Provincia autonoma di Trento.
Lo sportello, ci racconta la coordinatrice Stella Gelmini, informa, orienta, approfondisce e fa da megafono sulle possibilità che vengono offerte ai giovani tra i 14 e i 35 anni, nonché sulle varie esperienze quali la ricerca di un lavoro, fare volontariato all’estero, ricercare casa, fino alle cose più “semplici” come scrivere un curriculum e molto altro.
Continuando la chiacchierata scopriamo poi che, oltre all’Erasmus, esiste un’altra possibilità: il volontariato ESC (Corpo Europeo di Solidarietà), indirizzato ai ragazzi tra i 18 e 30 anni e finanziato totalmente dall’Unione Europea. I requisiti? Età e motivazione!
All’Aperitivo delle Lingue abbiamo incontrato anche Giovanni Bertelli, presidente della ESN (Erasmus Student Network), che si occupa dell’accoglienza internazionale della città. Questo Network europeo crea eventi e aiuta a 360 gradi gli studenti in Erasmus, oltre ad affiancare loro un Tutor Buddy, studente italiano, che potrà essere un amico o un appoggio per chi arriva.
“L’Erasmus ti toglie dalla comfort-zone – ci spiega Giovanni – e ti mette in contatto con diversi metodi di insegnamento, oltre a farti crescere a livello personale. Vengono create delle connessioni importanti e legami profondi. Il mio consiglio è quello di non scartare mete a priori che non sembrano interessanti. A volte scegliere un luogo meno ambito ti dà una maggiore possibilità di poter fare l’esperienza e ti garantisco che, ovunque andrai, porterai a casa qualcosa di unico”.
Giovanni prosegue raccontandoci del suo Erasmus ad Helsinki, una città pulita, ordinata, ricca di persone molto educate. Per lui non è stato difficile ambientarsi visto che era stato creato un gruppo ancora prima di arrivare, una sorta di gruppo “Tutor Buddy”. “Quando sei in un posto nuovo hai il doppio di energie sociali. Tornare è difficile ma impari a buttarti più facilmente nelle situazioni e desideri esplorare più posti possibili”. In conclusione, ed in linea con l’atmosfera creatasi all’aperitivo, Giovanni confida alla nostra penna un suo desiderio: desidererebbe andare in Spagna o in Danimarca nell’ottica di accumulare nuove esperienze.
Ai tavoli delle lingue di Via Belenzani abbiamo avuto modo di parlare con persone diverse: Laila, da Madrid, che tramite il volontariato ESC aiuta l’associazione INCO; Carolina, dalla Germania, lettrice alla scuola elementare bilingue di Cognola sempre con il progetto ESC; Diego, studente internazionale, che ha scelto Trento per la magistrale in Biologia Computazionale visto che questo percorso di studi c’è davvero in pochissime città. Abbiamo incontrato poi numerosi studenti trentini con la voglia di partire, con la luce negli occhi, pieni di sogni e di entusiasmo.
Un incontro intenso, quindi, quello di oggi, che ci fa capire quanto siamo sempre di più cittadini italiani, europei, ma anche del mondo!
Twitter:
mercoledì 5 Febbraio 2025