Questo articolo fa parte del laboratorio Scrittori di classe
L’economia invernale delle valli trentine dipende molto dalla neve. La neve naturale non è sempre disponibile e così sono stati inventati i cannoni sparaneve o innevatori, che usano energia elettrica per trasformare l’acqua in neve.
La possibilità di produrre neve al bisogno ha però degli aspetti potenzialmente negativi, di cui si deve tenere conto. In alcuni casi, nel processo di trasformazione vengono utilizzati additivi inquinanti e quindi, quando la neve si scioglie, non resta più acqua pura, ma acqua contaminata da tutte queste sostanze.
Nella produzione di neve artificiale non bisogna inoltre sottovalutare i costi economici, come ad esempio l’acquisto dei cannoni sparaneve, il costo dell’energia elettrica, il rifornimento di acqua in grandi bacini montani costruiti appositamente, il costo ed il mantenimento dei gatti delle nevi, nonché quello dell’addetto alle macchine operatrici.
Con le temperature attuali, la neve è permanente e già a partire dal weekend del 28-29 novembre 2015 gli impianti sciistici di Obereggen, Alpe Cermis e Plan de Corones potranno finalmente dare il benvenuto a tutta la gente che ha voglia di fare la prima sciata. Gli impianti di Val di Fassa, Alta Badia, Alpe di Siusi e Carezza invece, apriranno la stagione invernale il fine settimana successivo, ovvero il 6 dicembre.
Leggi qui tutti gli articoli del laboratorio
Twitter:
mercoledì 30 Ottobre 2024