Natale ai tempi di internet
Quali sono le cose che richiamano l’atmosfera natalizia oggigiorno?
Le luminarie appese sulle vie della città e quello scatolone di addobbi impolverato dimenticato per un anno in cantina, ma che e una volta riaperto fa ricordare perfettamente ogni pallina colorata appesa all’albero l’anno prima. Il sentore di cannella, anice e chiodi di garofano dalla calda tisana serale, l’odore del muschio quando lo si raccoglie per fare il presepe e la caduta dei primi fiocchi di neve che imbiancano il paesaggio. Il pensiero che arriva inaspettato, gioioso, ma talvolta anche ansioso, di organizzare il pranzo con i parenti. Oppure è quando ci si infila i guantoni di lana per uscire di casa a farci realizzare che il Natale è già qui?
Anche i media fanno del loro meglio nel creare la giusta aria natalizia: le entrate dei cinema sono tappezzate con le locandine dei cinepanettoni e la programmazione televisiva propone ogni anno una serie di film come “miracolo sulla 34° strada”, “il piccolo lord”, “Jack Frost”, “the family man”, “il Grinch”, “Il canto di Natale” versione Disney; si sente dire «Non è Natale senza una poltrona per due», rigorosamente sugli schermi alla Vigilia. Per alcuni, campanella che avverte Babbo Natale di preparare la slitta sono le cover natalizie di Michael Bublè.
Inoltre, una nuova “moda” ha preso piede negli ultimi anni e contribuisce, a suo modo, a creare l’atmosfera molto prima dell’albero di Natale e della lista dei regali. Si tratta della “competizione” fra short film creati per brand medio-grandi, soprattutto inglesi, che per noi madeinItaly fino a qualche anno fa risultavano sconosciuti, ma che ora lo sono decisamente meno grazie alla condivisione sul web.
Questi brevi film o film animati densi di pathos vengono curati nei minimi dettagli, dalle colonne sonore agli effetti speciali, ed i marchi che li lanciano non badano certo a spese, investendo budget elevatissimi nella loro creazione. Tra i più attesi c’è quello del brand londinese John Lewis, emblema di questa nuova moda, ma a rubargli la scena ogni anno ne compaiono sempre di più.
Per l’anno 2014 tra i corti più visti ed apprezzati ci sono lo spot di John Lewis “Monty the penguin”, quello della catena di supermercati Sainsbury’s, e quello di sky cinema. Nel 2015, il corto di John Lewis con “Man on the moon”, l’analogo tedesco del marchio Edeka, quello di Macy, e il vincitore per numero di visualizzazioni di Sainsbury’s.
E quest’anno? Si è mosso per tempo il brand inglese Very e già è comparso il primo fake: pareva infatti che lo spot di John Lewis fosse lanciato in anticipo (in estate addirittura!), ma il corto caricato su youtube è in realtà stato creato da un anonimo studente come progetto di laurea. Quello vero, “Buster the boxer” è stato rilasciato a metà novembre.
Chissà se per il Natale 2016 anche qualche nome italiano entrerà nella competizione ormai internazionale. In caso contrario, ci accontentiamo del jingle della Bauli, che ci frulla nella testa già da molti anni.
Attualità
Twitter:
domenica 22 Dicembre 2024