Lectio degasperiana 2020. Intervista al professor Giuseppe Tognon, Presidente della Fondazione Trentina Alcide De Gasperi
Martedì 18 agosto, alle ore 17, presso il centro polifunzionale di Pieve Tesino, si terrà la diciassettesima edizione della Lectio degasperiana, il grande evento pubblico organizzato dalla Fondazione Trentina Alcide De Gasperi, d’intesa con l’Istituto Sturzo di Roma. Ogni anno, nel paese natale di Alcide De Gasperi, alla vigilia dell’anniversario della morte dello statista, qualificati relatori si danno appuntamento per discutere, in una dimensione popolare e partecipata, di aspetti della storia italiana e trentina, e proporre riflessioni sull’ieri e l’oggi, interpretazioni storiche, approfondimenti su temi specifici e nuove teorie. L’edizione 2020 dell’evento, diventato negli anni una consuetudine dell’estate culturale trentina, vedrà come ospite Marta Cartabia, Presidente della Corte costituzionale, che terrà una lezione sul tema “Costituzione e Ricostruzione”. Abbiamo incontrato, per approfondire alcune tematiche relative all’evento, il professor Giuseppe Tognon, Presidente della Fondazione.
La diciassettesima edizione della Lectio degasperiana cade in un anno particolare, in cui la pandemia ha stravolto le nostre esistenze…
Viviamo un momento molto difficile del mondo, non solo di uno o più stati. La pandemia ha messo in evidenza che l’umanità è vittima di una storia molto tortuosa e complicata che nasconde ingiustizie e insidie sempre più pericolose. Viviamo in un momento in cui non si può più fare finta di non vedere e in cui è utile riprendere in mano lo studio della storia. Non in maniera astratta, bensì attraverso la memoria di personaggi ed eventi che hanno saputo davvero cambiarne il corso quando ce n’era bisogno. Per la storia italiana ed europea del Novecento Alcide De Gasperi è stato una di quelle figure che hanno lasciato il segno. Dal 2004 l’appuntamento annuale del 18 agosto, a Pieve Tesino, paese natale dello statista, è diventato l’occasione non solo per celebrare De Gasperi, ma anche per dare sostanza ad alcuni temi della politica che vanno oltre la polemica elettorale.
Presidente, che significato assume, in questo momento storico, ospitare colei che rappresenta l’organo garante della Costituzione e dei diritti della persona?
Il tema scelto è “Costituzione e Ricostruzione”. Nessuno meglio di Marta Cartabia, prima donna a diventare Presidente della Corte costituzionale, giurista importante e di sensibilità cattolico democratica poteva affrontarlo. Di ricostruzione si può parlare in molti modi: si possono ricostruire ponti, abitazioni, organizzazioni, perfino storie e biografie, ma sul piano civile non ci può essere nessuna ricostruzione duratura se non è appoggiata su un manifesto condiviso di intenti, su una norma fondamentale a cui aggrapparsi. La Costituzione è come la scialuppa con cui navigare per giungere alla meta. Non si muove da sola, ha bisogno dello sforzo dei marinai, ma ci contiene: senza di essa lo sforzo sarebbe vano e disordinato. Questo è stato anche il sentimento di De Gasperi che, dal 1945 al 1954, ha guidato i governi dell’Italia dopo la sconfitta tragica della Seconda guerra mondiale: egli ha impostato quello che dopo la sua morte sarebbe diventato il Miracolo economico italiano, ma, soprattutto, ha guidato il paese, da uomo di parte, capo della Democrazia Cristiana, verso un destino democratico ed europeista che era di tutti e per tutti.
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giovedì 26 Dicembre 2024