Un antico significato di cittadino
Si parla di cittadino associandolo all’antico significato attribuitogli dai greci –πολίτης (polítes): il cittadino era colui che possedeva certi diritti e doveri e viveva nella città. “Dobbiamo fornire servizi a tutti i cittadini”, “dobbiamo coinvolgere i nostri cittadini”; ma nelle nostre città chi sono questi cittadini con diritti e doveri?
Persone che da 1, 2, 5, 10 anni vivono in un Territorio, utilizzano i trasporti, vanno a Scuola, si recano in Ospedale: contribuiscono al suo sviluppo senza essere considerati parte di quel Territorio nelle decisioni che lo riguardano perché “non residenti”.
Pensiamo alle città universitarie che hanno un’alta percentuale di popolazione costituita da studenti, che vivono la città ma non essendo residenti non possono esprimersi nelle scelte di quel Territorio. Paradossalmente, persone che sulla carta risiedono abitando altrove hanno più voce in capitolo.
A Bologna, per esempio, abitano circa 86.000 studenti dei quali il 41,7% è residente fuori regione e rientra alla città di residenza soltanto nei periodi festivi mentre tutto il resto dell’anno vive, ama, odia, sviluppa, ascolta la “Città dei portici”. Non dovrebbero essere considerati anch’essi cittadini di tale città?
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domenica 22 Dicembre 2024