Devo stare molto caaalmooo
Mi viene detto di togliermi gli occhiali, qualsiasi orecchino, anello, bracciale o collana che indosso. Lo faccio, con un po’ di emozione. Mi distendo in un lettino, comodo e calduccio e chiudo gli occhi. Decido di assaporare questo spazio che prendo tutto per me e di lasciarmi andare: via i freni della mente, via i pregiudizi possibili.
Non so bene come funzioni questo benedetto Reiki e, a dirla tutta, non so nemmeno cosa sia, ma decido di affidarmi, lasciandomi guidare da due mani femminili, delicate nel tocco, ma al tempo stesso decise.
Il termine Reiki, scoprirò poi, deriva dall’unione di due parole giapponesi (‘REI’ e ‘KI’) e significa Energia Vitale Universale. È un antico metodo di riequilibrio energetico semplice e naturale, che venne riscoperto in Giappone dal dott. Mikao Usui sul finire dell’Ottocento.
Chi decide di praticare questa tecnica, segue un percorso di formazione che passa attraverso una cerimonia d’iniziazione all’energia Reiki (tale abilità si mantiene, poi, per il resto della vita) cosicché possa diventare un canale: l’Energia Vitale Universale, quindi non quella personale del praticante, scorrerà attraverso questo e potrà essere veicolata in particolari punti per sé e per gli altri, riportando armonia nel corpo, nella mente, nelle emozioni e nello spirito.
Con quest’arte si rimane presenti allo spazio del proprio cuore, inteso come luogo di amore, accettazione, saggezza e si apre, così, la porta della trasformazione nel profondo.
Il Reiki rientra fra le discipline olistiche e porta con sé numerosi benefici: sostiene il corpo nella sua naturale capacità di bilanciare se stesso; aiuta a disintossicare a tutti i livelli; laddove vi sono dei blocchi di energia, li scioglie e aiuta a rilasciare delle tensioni; favorisce pace profonda e armonia; nutre l’amore per se stessi e infine stimola la presenza e la consapevolezza attraverso una connessione profonda con l’Io.
Sono distesa in quel lettino e parte una musica delicata. Passano dei minuti e le mani, al suono di un campanellino, cambiano posizione. Non so dire quanto tempo passi, a tratti mi sembra un eternità, altre volte un istante. Sento che sto perdendo il contatto, il filo dei pensieri… ah no, eccolo, ritrovato! Tutto sotto controllo. No, aspetta. Non proprio. Sento il respiro profondo, mi sembra di essere in un’altra dimensione. Sono confusa, credo di essere partita per un lungo viaggio anche se sono praticamente immobile e la fatina che mi accompagna sta solamente tenendo le mani ferme in alcuni punti a contatto con il mio corpo.
GOOOONG. Un suono più lungo degli altri mi fa capire che questo momento si sta concludendo. Che peccato! Non so bene dove sono stata nell’ultima ora, ma mi è piaciuto tanto.
Torno a casa e dormo serena. Sogno un volo d’aquila sopra le montagne.
«L’uomo possiede dentro di sé molte pelli, che ricoprono le profondità del suo cuore.
Egli vuole conoscere molte cose, ma non vuole conoscere se stesso.
Trenta o quaranta pelli, spesse e dure come quelle di un bue o di un orso, ricoprono l’anima.
Andate nel vostro mondo interiore e lì, imparate a conoscere voi stessi.»
[Meister Eckhart]
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giovedì 26 Dicembre 2024