In lotta con il peso da sempre

Molte persone, quando si guardano allo specchio, fanno fatica ad accettare il proprio corpo e, in certi casi, ad assumere un peso specifico elevatissimo sono spesso le influenze esterne e gli standard che s’imprimono nella nostra mente. Ma cosa si prova a “lottare” da anni con il proprio aspetto? Daniela, che da anni cerca di affrontare questo problema, ha scelto di condividere la sua personale esperienza e di raccontarci la sua storia.

Quando è iniziata la tua “lotta” con il peso?

Lotto con il peso dal periodo delle scuole superiori, in pratica sono a dieta da sempre…

Quanto conta l’aspetto fisico nella vita di tutti i giorni e quali sono i fattori esterni che condizionano principalmente?

L’aspetto fisico conta molto, almeno dalla mia esperienza. Potrebbe essere facile dire che ad influenzare maggiormente siano i canoni “mediatici”, televisivi, in realtà nel mio caso non è così. Questi ultimi sono spesso falsi e irraggiungibili: quello che mi condiziona è il confronto con le persone che ho intorno…

Dici che il cattivo rapporto con il tuo corpo influisce sulle relazioni sociali…

Purtroppo, influisce molto: mi sento sempre inadeguata quando sono in pubblico e cerco di fare di tutto per non mettermi al centro dell’attenzione. Non voglio che si noti che non sono magra e carina e questo mi mette in difficoltà nell’interagire con gli altri. Non solo, ogni volta che conosco una nuova persona o un ragazzo cerca di avvicinarsi la prima cosa che penso è: “Vorrà prendermi in giro! Non è possibile che io gli interessi davvero”. Questo pensiero non riesce proprio ad andarmi via. Ricordo che una volta (avevo iniziato la dieta da un po’ e stava funzionando) ero andata ad un concerto con delle amiche e, mentre rientravamo, una persona passandomi vicina per strada mi gridò: “Mangia meno cicciona!”. Episodi del genere non fanno altro che concretizzare il mio disagio.

Ogni lotta ha bisogno di metodi e strategie, dici di averne provate molte…

Penso di averli sperimentati quasi tutte: dal saltare i pasti alle diete detox associate allo sport. L’unica che ha funzionato però, bisogna sottolinearlo, è stata una dieta dettata da un dietologo, studiata sulla base del mio metabolismo e combinata all’attività fisica: in meno di un anno ho raggiunto il peso prestabilito. Purtroppo, poi è facile adagiarsi ed è un attimo riprendere tutti i chili persi. Il problema è spesso mentale: il cibo ci fa stare bene e compensa quello che ci manca. Non cambiando il modo di pensare si torna sempre alle vecchie abitudini, come è successo a me: dopo la dieta ferrea ho ripreso dei chili e ora è molto più difficile buttarli giù.

C’è un consiglio, o un pensiero, che vorresti rivolgere a chi sta attraversando la tua stessa situazione?

Non so se sono la persona giusta per dare dei consigli, però vorrei dire una cosa: se volete dimagrire seriamente fatevi seguire da un esperto, fate sport, ma soprattutto pensate anche ad un percorso psicologico. Avrei voluto che me lo consigliassero quando ho fatto la prima dieta perché il problema non è mangiare tanto, ma capire perché si mangia male. Se si vuole “compensare” con il cibo forse c’è qualcosa che non va e ignorarlo significa rischiare, in futuro, di ripiombare nel problema.

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venerdì 3 Gennaio 2025