I benefici inaspettati del gossip, anche al maschile

Spettegolare. Chi non lo fa? Non importa se siamo campioni del bisbiglio quotidiano, magistralmente sussurrato a fil di voce e coadiuvato da occhiate allusive e sorrisini maliziosi o piuttosto goffi ciarlieri saltuari, spesso traditi da un tono troppo alto o da improvvisi rossori: poco o tanto e con qualche rarissima – ancora da dimostrare – eccezione, tutti in qualche modo si prestano al gioco del gossip, senza sostanziali differenze di genere e con inaspettati effetti positivi. A confermarlo è la scienza, con la S maiuscola.

Uno studio, apparso nel 2017 sulla rivista britannica Journal of Gender Studies, ha sottoposto a un test 2230 partecipanti, sia maschi che femmine, per valutare quanto e come incidessero le differenze di genere sulla pratica del pettegolezzo. Il risultato sembra scontato ma, vista la tenacia con cui i vecchi stereotipi continuano a sopravvivere associando il gossip solo alla sfera femminile, vale la pena sottolinearlo: non spettegolano solo le donne, anzi!

A livello quantitativo, gli uomini e le donne esaminati dallo studio hanno dimostrato una pari propensione al gossip. Le differenze, semmai, si sono riscontrate in termini contenutistici, in quanto aspetto fisico e relazioni sociali sono argomenti più ricorrenti nel genere femminile, che inoltre, rispetto agli uomini, dimostra una maggiore propensione a dare giudizi positivi. In sintesi, il gossip piace sia a lui che a lei.

Ma sfatiamo un altro preconcetto, ossia che dedicarsi al gossip sia una pratica sempre disdicevole o addirittura moralmente deprecabile. Certo, le derive più estreme e crudeli del pettegolezzo possono in effetti tradursi in bullismo, mobbing o diffamazione, pratiche illegali che vanno giustamente evitate e condannate in quanto fortemente deleterie nei confronti delle persone che ne sono bersaglio. Tuttavia, esiste anche un lato “buono” del gossip, che nel chiacchiericcio su chi non è presente trova occasione per esprimere empatia e compassione, per segnalare e condividere situazioni di sofferenza e ingiustizia o per sfogare le proprie emozioni. I ricercatori delle Università di Texas e Oklahoma hanno dimostrato che spettegolare può rafforzare i legami perché permette di condividere un’identità, di rafforzare la propria reputazione, nonché di stabilire gerarchie. Tutti elementi cardine di qualsiasi comunità, comprese quelle più antiche.

Il gossip, non a caso, ha origini remote. C’è sostiene addirittura, come lo psicologo evoluzionista Robin Dunbar, professore alla Oxford University, che il linguaggio stesso si sia evoluto proprio per permettere alle persone di spettegolare, pratica a suo dire necessaria, salutare e che ci caratterizza in quanto esseri umani per creare ordine e coesione sociale.

E se invece che a fare gossip ci troviamo a esserne oggetto? Certo, di primo acchito può sembrare meno benefico, ma non facciamone un dramma: se tutti spettegoliamo significa che molto probabilmente tutti prima o poi saremo anche “spettegolati”. Mettiamoci l’anima in pace e proviamo a trarne ugualmente vantaggio, ad esempio godendo della rilevanza sociale che ne deriva. «Non importa che se ne parli bene o male, l’importante è che se ne parli», parola di Oscar Wilde.

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venerdì 3 Gennaio 2025