L’occhio su Trento: un viaggio culturale in galleria  

Foto di Ilaria Bionda

L’occhio su Trento, in questo appuntamento, entra nelle Gallerie di Piedicastello, una sede espositiva unica e suggestiva, scelta anche dalla Biennale di Venezia come esempio originale di riqualificazione urbana: non esistono, infatti, altri spazi simili in Italia.

Tunnel stradali della tangenziale trentina dal 1974, nel 2007 le Gallerie sono state dismesse e riconvertite in sedi del Museo Storico Trentino. Inizialmente dedicate al racconto e alla rappresentazione del passato, oggi sono l’unico spazio del Museo dedicato anche all’interpretazione del presente e della storia contemporanea. Per motivi legati alle necessità di conservazione delle opere d’arte, questi spazi non possono essere utilizzati per collezioni fisse – le temperature rimangono tutto l’anno tra i 16° e i 18° centigradi – ma ospitano mostre temporanee di rilievo.

I tunnel – della lunghezza di 300 metri – sono per lo più rimasti come in origine. Bonificati per ragioni di sicurezza, è stato però deciso di mantenerne la pavimentazione in asfalto e il soffitto grezzo, caratteristiche peculiari che rendono visibili i trascorsi del luogo, sottolineandone l’unicità. Le Gallerie si distinguono in nera e bianca. La nera risulta completamente vuota e tendenzialmente ospita mostre scenografiche di durata annuale, con videoproiezioni che sfruttano la superficie scura e uniforme. Nella bianca, invece, vi sono alcune strutture fisse – quali il bookshop e sale conferenze – e vengono allestite mostre temporanee della durata di 2-3 mesi.

Le mostre ivi organizzate originariamente erano a base storica, allestite in occasione di anniversari e commemorazioni. Nel corso degli anni, però, le Gallerie hanno via via assunto una funzione laboratoriale e gli argomenti trattati sono virati verso la contemporaneità, comprendendo temi quali l’architettura, la fotografia, l’ambiente, le trasformazioni del paesaggio. L’offerta, dunque, è molto varia e sono numerose le mostre organizzate in collaborazione sia con importanti fotografi, sia con associazioni e fondazioni.

L’abitato di Piedicastello, per anni messo in difficoltà dalla netta divisione in due a causa del passaggio della tangenziale, ha oggi un suo spazio culturale. Il comitato di quartiere si è infatti attivamente impegnato per lo spostamento del traffico più a monte, riuscendo a ottenerlo nei primi anni 2000 e guadagnando così anche una sede museale unica nel suo genere.

Approfondimenti
Lascia un commento

I commenti sono moderati. Vi chiediamo cortesemente di non postare link pubblicitari e di non fare alcun tipo di spam.

Invia commento

Twitter:

domenica 8 Settembre 2024