Bando generazioni 2021: “Get up, stand up – comedy”

Tra i progetti vincitori del Bando Generazioni 2021 c’è anche l’associazione culturale “JoyEnJoy” che quest’estate ha riunito un gruppo di ragazzi e ragazze provenienti da diversi paesi della Bassa Atesina per scrivere brani comici incentrati sulla vita di periferia e dare così vita a uno spettacolo di “stand-up comedy”. Incuriositi, abbiamo raggiunto la referente dell’associazione Sibille Bazzanella per porle alcune domande a riguardo.

Per cominciare, da che cosa nasce l’idea di fare “stand-up comedy”?

L’idea nasce grazie alla serie tv “La fantastica signora Maisel”, che parla di una donna che si cimenta proprio nella stand-up comedy. Dopo averla vista, ci siamo chiesti: perché non provare – attraverso la stand-up comedy – a scuotere la vita di periferia, creando qualche possibilità per i giovani? La nostra associazione “JoyEnJoy” già si occupa di teatro e di musical, ma ci siamo voluti affidare a Davide Mariotti, che è un autore di testi comici e che ha curato il nostro laboratorio.

Hai parlato di vita di periferia. Che cosa intendi? Secondo quali punti di vista è stata concretamente declinata questa “vita di periferia”?

Siamo partiti dalla quotidianità di ognuno dei partecipanti – una quotidianità che tocca diverse fasce d’età della gioventù (dai 15 ai 30 anni) -, raccontando sostanzialmente il divario che c’è tra le possibilità offerte dalla città e quelle dei paesi che abitiamo. Quali possibilità? Di uscire, di socializzare e di trovare passatempi adatti ai giovani. Ma anche possibilità di formazione e di lavoro. E tutto questo senza maschere teatrali, nel senso che ognuno impersonificava se stesso. La stand-up comedy è un po’ diversa dal teatro anche per questo, perché mette più a nudo, permette di partire dalla propria esperienza personale.

Avendo così un maggiore contatto con il pubblico, immagino. Avete presentato lo spettacolo tra il 28 e il 30 di luglio a Egna, Ora e Salorno. Com’è andata?

Abbiamo avuto risposte diverse. Nella prima serata la gente che è venuta a vederci deve aver percepito la nostra emozione perché la risposta del pubblico è stata molto forte. Ci sono state anche delle interazioni. Lo stesso discorso vale anche per la terza serata. Invece nella seconda serata il pubblico ha dato poche soddisfazioni, anche se il feedback a fine spettacolo è stato molto positivo.

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giovedì 30 Gennaio 2025