Canali marini e canali sociali
L’antica Repubblica Marinara per eccellenza, Venezia, si è mobilitata per cambiare il regolamento del traffico acqueo nelle zone a rischio incidente, dopo che un vaporetto aveva investito una gondola causando un morto. Le nuove disposizioni prevedono restrizioni di passaggio, soprattutto vicino al Ponte di Rialto, per cercare di evitare l’ingorgo tra imbarcazioni private, gondole e mezzi Actv (Azienda Comunale Trasporto pubblico di Venezia). Nonostante ciò, a metà novembre 2013, sempre a Rialto c’è stato un altro sinistro tra vaporetto e gondola, stavolta senza feriti, che è diventato terreno fertile per chi protestava da giorni (barche da lavoro e taxi) a causa dei divieti del Piano Regolatore. Tra le innovazioni il test droga e alcol per i gondolieri; si è parlato anche di introdurre targhe di riconoscimento e catarifrangenti, mentre il Comune ha annullato il punto sull’obbligo di installazione GPS per la tracciabilità. Strano immaginare le tradizionali gondole con pezzi di modernità, come aveva tentato di fare un cantiere brindisino proponendo a Venezia scafi economici in vetroresina. Il Comune respinse l’idea con forza, sostenendo che sono sempre stati in legno e così rimarranno, opera raffinata di artigiani.
E se navigare tra le calle vi sembra troppo pericoloso, lo potete fare nel portale che Google ha appena creato su Street View: una finestra sui canali veneziani, da gustare scaricandosi magari qualche serenata antica in dialetto, senza l’effetto mal-di-mare.
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giovedì 26 Dicembre 2024