“Pericolosamente vicini” e il rapporto che tutti noi abbiamo con la natura

La presenza dell’orso bruno nelle montagne trentine ha indubbiamente condizionato la vita degli abitanti della nostra regione. Ma è davvero possibile condividere i boschi con il grande plantigrado? Fino a che punto siamo disposti a cambiare la nostra vita per preservare la sua? È proprio da queste domande che parte il documentario “Pericolosamente vicini” (della regia di Andreas Pichler) che espone schiettamente il modo in cui la popolazione trentina ha vissuto e vive tutt’ora il ritorno degli orsi nelle nostre montagne.

La trama

La pellicola parte da un dato che non passa inosservato: il Trentino è l’unico posto al mondo in cui orsi ed esseri umani vivono a così stretto contatto.

A questa premessa seguono molteplici interviste: si parte dai genitori di Andrea Papi (il ventiseienne ucciso dall’orsa JJ4), per poi passare ai forestali, ai veterinari, agli allevatori e, infine, agli animalisti. Le opinioni sono le più svariate: c’è chi ritiene che i grandi plantigradi debbano sparire dalla regione, chi è convinto che debbano restare e chi vorrebbe trovare un punto di incontro tra gli orsi e la nostra società.

Ad alternare le voci degli intervistati, c’è una duplice componente informativa: da una parte assistiamo alla quotidianità degli orsi, che vengono mostrati sia rinchiusi che in libertà; dall’altra vediamo gli spezzoni dei tg, che ricordano al pubblico i dettaglidegli incidenti avvenuti in Trentino e delle dinamiche che hanno indotto gli orsi ad avvicinarsi nei paesi vicini ai boschi.

Che rapporto abbiamo con la natura?

Andreas Pichler pone l’attenzione su due esigenze apparentemente contrastanti: da un lato, evitare a tutti i costi l’estinzione dell’orso in Trentino, dall’altra la necessità di tutelare i cittadini delle valli,che si sentono minacciati dalla sua presenza. Questo stimola il pubblico a riflettere su un tema più ampio e a chiedersi: “Che rapporto abbiamo con la natura? Qual è il nostro ruolo nella montagna?”

Il regista non risponde a queste domande, ma lascia che gli intervistati espongano liberamente la propria opinione. La loro spontaneità e il coraggio di prendere posizione anche davanti alle telecamere dimostra che il tema affrontato nel film è molto sentito in regione, specialmente nelle comunità di valle. Questo, assieme all’accuratezza delle informazioni divulgate dagli esperti, dà un valore aggiunto alla pellicola.

Consigliamo vivamente la visione del docufilm a chiunque cerchi delle informazioni autentiche e complete sul modo in cui i trentini hanno vissuto questa convivenza, talvolta forzata, con il grande plantigrado negli ultimi venticinque anni.

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giovedì 26 Dicembre 2024