Storie di giovani che cambiano le cose: lo Strike di Marco Raffaelli ed Elena Sorrentino
È la passione per i bottoni a unire Marco Raffaelli ed Elena Sorrentino, entrambi di 31 anni, due illustratori che hanno deciso di raccontare la loro storia all’edizione 2021 di Strike, bando che ricerca e premia ragazzi tra i 18 e i 35 anni che hanno saputo dare forma concreta a un loro sogno. Cosa fanno Marco ed Elena? Cartoni animati. E quindi, cosa c’entrano i bottoni? Quasi niente, in effetti, ma procediamo con ordine.
Elena e Marco si conoscono al Centro Sperimentale di Cinematografia di Torino. In seguito coinquilini a Firenze per motivi di lavoro, scoprono presto di condividere «un’inspiegabile simpatia per i bottoni», come la definiscono, ma questa sarà soltanto la scintilla, il singolare inizio di un’intesa ben più ampia. «Abbiamo stretto un forte legame – ci racconta Elena – sia dal punto di vista umano che dal punto di vista grafico/creativo. In qualsiasi contesto, cerchiamo entrambi di trovare le forme e i tempi giusti per strappare un sorriso a chi ci sta intorno». Come? Creando Pogu Studio, per lavorare assieme alla realizzazione di simpatiche e coloratissime clip illustrate. Qui non si parla di bottoni o di ago e filo, infatti, ma piuttosto di illustrazione, animazione e narrazione. Più semplicemnte, cartoni animati.
È uno stile particolare a caratterizzare le loro produzioni. «Ci piace pensare ai nostri cartoni come se fossero illustrazioni o piccoli teatrini di carta che prendono vita – racconta Elena, che si definisce la parte più istintiva del duo –, forme che messe assieme vanno a comporre storie, mondi. Applichiamo su luoghi e personaggi una texture che richiama la carta, donando loro un forte carattere materico».
Marco, la componente pragmatica, prosegue entrando più nel dettaglio della loro attività. «Io ed Elena lavoriamo sia come autori completi per piccoli videoclip animati o cortometraggi che come background artist e animatori per produzioni e lungometraggi di grande distribuzione». Già molti e interessanti, infatti, i progetti all’attivo: per citarne alcuni, si va dalle collaborazioni nel ruolo di background artist (curatori degli sfondi) per la serie Baby e il film Tolo Tolo di Checco Zalone, all’incarico di animatori nelle serie di Topo Gigio 2020 e Strappare lungo i bordi, quest’ultima firmata da Zerocalcare. Come autori completi, invece, Elena e Marco hanno realizzato ben due videoclip per lo Zecchino d’Oro, il Cha cha cha del gatto nella scatola e Il ballo del chihuahua, nonché clip animate inserite nel lungometraggio Io e Spotty, del regista Cosimo Gomes. «Oggi – conclude Marco con un breve cenno sui propositi per il futuro – il nostro obiettivo è sempre più quello di lavorare a progetti personali, a storie nostre, dai piccoli video alle produzioni più corpose in collaborazione con altri artisti».
Ma i bottoni, dunque? Nulla, rimarranno quella bizzarra scintilla d’intesa che per prima ha intrecciato le loro strade, nonché il nome che la coppia ha deciso di assegnare a firma delle loro produzioni creative: Pogu Studio, dove “pogu” sta per “bottone” in lingua lettone.
“Strike” è promosso da Agenzia per la Coesione Sociale della Provincia Autonoma di Trento e Fondazione Franco Demarchi e realizzato con la collaborazione di Cooperativa Mercurio, Cooperativa Smart e Fondazione Antonio Megalizzi, con il supporto di Gruppo ITAS Assicurazioni (main sponsor), LDV20 – Sparkasse, Vector, Favini e con la partecipazione di Loison. Tutti i video degli Striker sono disponibili sul sito www.strikestories.com.
Approfondimenti
Twitter:
mercoledì 5 Febbraio 2025