Serie A, il Pagellone del calciomercato di riparazione (seconda puntata)

Alzi la mano chi, dopo le prime 3000 battute dedicate al calciomercato di riparazione, non era curioso di sapere quali sorti avremmo riservato a Lazio, Milan, Napoli e alle altre squadre di Serie A rimaste escluse – a causa dei nostri affettuosi diktat editoriali – dalla prima parte del Pagellone.

A voi, che le 24 ore che hanno separato la prima puntata dalla seconda sono sembrate interminabili come “il tempo che separa lo studio dall’esame”, suggeriamo di immergervi  istantaneamente nella lettura!

Lazio 3,5: L’incubo dell’indice di liquidità non ha di certo conciliato il sonno di Sarri che, ieri sera, avrà ammirato sconsolato il classico cerino da tenere in mano. Mercato fermo che registra solo l’ingesso del giovane Cabral.

Milan 5: Passivo. L’immobilità, per una pretendente allo scudetto (se le altre si rinforzano), non è mai un buon segnale. Preoccupa la classica coperta troppo corta in difesa.

Napoli 6: Qualche piccolo ritocco nelle seconde linee e nulla più. I partenopei scelgono di dare fiducia alla rosa che bene ha fatto nel girone d’andata. Il vero problema arriverà a luglio, quando bisognerà sostituire capitan Insigne che volerà oltreoceano.

Roma 7: I giallorossi hanno operato dove serviva: Sergio Oliveira e Maitland-Niles sono due rinforzi eccellenti per una squadra che, seppur vittima di qualche difficoltà, appariva già ben strutturata.

Salernitana 7,5: In un precedente articolo invocavamo una disperata rivoluzione. Detto fatto: Sepe, Mazzocchi, Dragusin, Fazio, Verdi, Mikael e Mousseti sono i prescelti per partecipare alla mission impossible chiamata salvezza. Se ci riusciranno finiranno nella storia.

Sampdoria 6,5: Concretezza. Per le idee di Gianpaolo servivano uomini nuovi in ogni reparto e la società non ha tradito le aspettative: dopo alcune cessioni strategiche sono approdati a Genova Conti, Rincon, Magnani, Sabiri, Sensi e Supryaga. Ora l’imperativo è un salvezza senza troppi patemi d’animo.

Sassuolo 5,5: Nessuna sorpresa. I neroverdi, era nell’aria da un po’, salutano un gioiello come Boga (ceduto all’Atalanta ndr) e aprono ai giovani: Ceide, classe 2001, rappresenta il presente ed il futuro.

Spezia 6: Trincea. Con il blocco Fifa a bloccare ogni entrata, i liguri non si sono privati di nessuna pedina fondamentale

Torino 7: Le frecciate di Juric alla società sono servite: l’arrivo di Ricci è la ciliegina sulla torta di un mercato equilibrato che ha registrato anche l’approdo in granata di Seck e le cessioni di tre giocatori, Verdi, Baselli e Rincon, ormai fuori progetto.

Udinese 6: Statico. Fuori Samir e De Maio, dentro Benkovic e Marì: due ritocchi minimi per una rosa già adatta a centrare la salvezza.

Venezia 6,5: Nani è una scommessa tutta da vincere, ma se la vincono ci sarà da divertirsi. Mercato equilibrato che consegna a Paolo Zanetti alternative valide in più ruoli grazie agli arrivi di Nsamè, Cuisance e Ullman.

Hellas Verona 7,5: Mercato perfetto: trattenere due gioielli come Baràk e Casale non era scontato; portare in riva all’Adige due giovani talenti come Restos e Praszelik, assieme a Depaoli, tanto meno. Al netto di un evidente consolidamento societario, l’asticella si è alzata anche sul piano sportivo: sogni di gloria sono ammessi.

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giovedì 26 Dicembre 2024